Spesso si dice che i rider sono ’essenziali’ ma senza tutele. Un assunto che viene confermato da quanto è successo ieri: una decina di rider si sono presentati dai carabinieri per denunciare che c’erano dei loro colleghi che avevano ’subappaltato’ i loro contratti stipulati con Deliveroo. In pratica la consegna invece di essere effettuata dal titolare del contratto viene portata a termine da un’altra persona, che fa da prestanome e, di fatto, lavora in nero. Ad accorgersi di questo escamotage una decina di giovani, che lavorano regolarmente per Deliveroo, una delle più note aziende di questo settore.
Il referente dei rider Farhad Raufi racconta: "Ci siamo accorti che altre persone consegnavano al posto dei veri possessori del contratto. Rispondono loro alle chiamate invece del lavoratore che ha sottoscritto l’accordo con Deliveroo. Ci è capitato anche che qualcuno di noi è andato a ritirare la merce da consegnare e ha scoperto che qualcun altro lo aveva fatto al suo posto". Così i rider regolari sono andati dai carabinieri: "Ci hanno consigliato di rivolgerci alla Finanza e così abbiamo fatto. Dalle fiamme gialle ci è stato dato un foglio dove descrivere quanto sta accadendo, poi formalizzeremo la denuncia". Gli stessi rider regolari sono sorpresi: "Non ci era mai capitata una cosa del genere e chiediamo alle forze dell’ordine di fare luce perché soltanto così si può difendere il nostro lavoro. Invitiamo i clienti a controllare i documenti dei rider".