Il piano degli investimenti da oltre 10 milioni annunciato dal sindaco Dario Bernardi fa storcere il naso a Uniti per Portomaggiore, la forza d’opposizione che rappresenta i partiti del centrodestra. Sotto l’albero di Natale tanti doni, ma secondo Michele Grilanda, ex vicesindaco con delega al Bilancio e attuale segretario portuense di Forza Italia, c’è qualcosa che non va. "La politica degli annunci per un po’ fa anche un certo effetto, poi stanca o meglio viene percepita con indifferenza. E allora uno si chiede che differenza fa tra i miracolosi regali sotto l’albero di Natale per i portuensi di cui parla il sindaco e quello che invece si sente toccando il polso della gente della strada, quella che trovi la mattina al bar o al mercato o nei negozi o in treno o nei posti di lavoro – si chiede Grilanda a nome del gruppo di opposizione –. Purtroppo sotto l’albero di Natale i cittadini di Portomaggiore trovano tanto carbone, inteso come i problemi macroscopici irrisolti che incancreniscono giorno dopo giorno". E snocciola i problemi ancora senza soluzione.
"Al primo posto i problemi generati da una politica locale che per anni ha assecondato l’immigrazione massiccia, la quale a sua volta ha portato condizioni illegali di lavoro, insicurezza, degrado, svalutazione del mercato immobiliare. Al secondo posto l’assenza di efficaci politiche in grado di arginare se non invertire la rotta di un processo di depauperamento del tessuto produttivo ed economico, che pare essere inarrestabile. In terzo luogo gli investimenti falliti: dal cantiere del Teatro Concordia alla piscina comunale che, ancora una volta, è stata oggetto di promesse non mantenute (l’apertura entro il 2024)". Infine, ma non meno importante come tema, gli investimenti di cui secondo l’esponente azzurro "non si sentiva il bisogno e quelli che sono mancati: tra i primi la costruzione di alloggi nella ex scuola di via Roma, dove i fortunati 'vincitori', con i soldi del Pnrr, potranno occupare alloggi sociali di valore nettamente superiore alla stragrande maggioranza delle abitazioni che i cittadini portuensi pagano con le loro tasche; i grandi assenti sono invece i progetti del Pnrr, di cui ci sono solo poche tracce e sicuramente non in grado di incidere sul cambiamento del volto del nostro paese. Senza parlare delle aliquote dei tributi locali, sempre ai massimi livelli e prive di ogni aggancio con la ricchezza mobiliare e immobiliare".
Franco Vanini