REDAZIONE FERRARA

"La mia seconda vita grazie a Montecatone"

Portomaggiore: Andrea Rosati, salvato dopo una lesione midollare, collabora nei progetti tra il Comune e la struttura di riabilitazione

"La mia seconda vita grazie a Montecatone"

Portomaggiore ha un grande cuore, che batte per gli alluvionati ma anche per le persone rimaste invalide permanenti, pazienti dei quali si fa carico un’organizzazione benemerita, la Montecatone Rehabilitation Institute s.p.a. di Montecatone, nell’Imolese. In questi giorni una delegazione portuense composta dal sindaco Dario Bernardi, il presidente e il vicepresidente di Portuense Ciclismo Andrea Rosati e Fausto Villani, che è anche presidente dell’associazione Amici di Sandolo, (nella foto con il segretario dalla Fondazione, Giorgio Conti), è stata al Montecatone Rehabilitation Institute s.p.a. di Montecatone. Al presidente della Fondazione Marco Gasparri e al segretario Giorgio Conti, ha donato alla Fondazione Montecatone Onlus quanto raccolto con due manifestazioni ciclistiche, la Granfondo Valli e Delizie e il raduno di Sandolo. Si tratta di circa 1.000 euro, destinati alle attività riabilitative del Centro. "Il denaro – spiega il sindaco Bernardi – sarà usato per la ricerca scientifica e per i soggiorni delle famiglie dei pazienti ricoverati, che provengono da tutta Italia. Dopo l’evento di beneficenza creato a Portomaggiore per il ritorno a casa di Andrea (Rosati ndr), è continuata quest’anno la vicinanza della nostra comunità a questo ospedale, che restituisce a chi ha subito gravi traumi un percorso di vita. Abbiamo anche gettato assieme le basi per nuove collaborazioni future". Il Montecatone Rehabilitation Institute s.p.a. è un Centro di alta specialità, riferimento nazionale per la riabilitazione intensiva di persone colpite da lesioni midollari. Tutto è nato dal grave incidente di cui è rimasto vittima Andrea Rosati, 65 anni, al momento dei fatti ne aveva due in meno. "Era il 29 luglio del 2021 – racconta – ero andato a fare una passeggiata all’Oasi di Campotto, in mountain bike; purtroppo non mi sono accorto che il passaggio a livello era chiuso e ho sbattuto violentemente contro un’auto in sosta. Sono stato trasportato in elicottero al Maggiore di Bologna, dove mi hanno operato e stabilizzato. Ho riportato una lesione midollare. Dal 2 agosto al 31 marzo del 2022 sono rimasto ricoverato per la riabilitazione e imparare i movimenti necessari per affrontare la quotidianità con la carrozzina". Da allora cerca di sensibilizzare l’opinione pubblica sul Centro. "Con i dirigenti della Fondazione – spiega il primo cittadino portuense – abbiamo pensato a organizzare, in occasione della prossima ntica Fiera, di consolidare il Villaggio dello sport paraolimpico con la partecipazione di atleti disabili che si sono formati al Centro e poi un’iniziativa specifica in primavera con una rappresentativa di atleti di livello nazionale a fare da testimonial e sensibilizzare l’opinione pubblica".

Franco Vanini