LIDO DI VOLANO
"Nella notte di Ferragosto in tutta Italia si festeggia e spesso in quest’occasione ci si dimentica dell’ambiente, talmente siamo presi da musica e divertimento. Un aspetto che non possiamo più trascurare, ma che a molti interessa poco quando di mezzo c’è una festa". Lo afferma il ventiduenne Matteo Cimitan, modenese che ha una casa a Volano nella quale con i genitori e i due fratelli trascorre le vacanze senza disdegnare dei ritorni durante l’anno e da diverse estati trascorre il Ferragosto "a difendere la spiaggia della località che frequento per le vacanze da festeggiamenti irresponsabili e rifiuti". Definisce quelli durante la notte di Ferragosto "un disastro con gruppi di giovani che si sono organizzati per fare festa nella notte, occupando le spiagge libere di Volano".
Così tra alcool, musica e luci con i generatori, "le feste sulla spiaggia sono degenerate rapidamente con l’abbandono di molti rifiuti di ogni tipo. Principalmente bicchieri, cannucce e bottiglie di plastica e di vetro per bibite e alcolici e lattine in grande quantità. Sono state abbandonate anche tende, ciabatte spaiate, una piscinetta gonfiabile e altri oggetti gettati via". Matteo è stato invitato anche in prima serata su Rai 1 dal cantante toscano Francesco Gabbani, per la nobile causa di difendere l’ambiente dai rifiuti e dalla maleducazione ogni anno dedica la notte e il giorno di Ferragosto per cercare di ripulire la spiaggia. Trovando anche un aiuto "importante per avere fiducia e speranza - precisa - nelle nuove generazioni" in tre bimbi che armati di guanti e pinze fino a mezzanotte lo hanno coadiuvato nella raccolta.
Il ’bottino’ della sua raccolta per l’ambiente, dopo quasi 24 ore di impegno, con una piccola pausa di sole cinque ore, oltre 35 sacchi pieni di rifiuti abbandonati.
"Si tratta sicuramente di plastica che sarebbe rimasta in natura - conclude Mattia - solo per l’incapacità di questi ragazzi di comprendere le conseguenze delle proprie azioni che danneggiano l’ambiente e tutti coloro che lo vivono". E non resta che darsi appuntamento al prossimo anno, nella speranza che il ’bottino’ inizi a essere sempre più esiguo.
cla. casta.