"Un nuovo piano straordinario di reindustrializzazione per il nostro territorio". Nella mattinata di ieri, alle Corti di Medoro, Paolo Calvano, assessore regionale uscente, ha dato il via ufficialmente alla campagna elettorale per le elezioni regionali. Un momento di confronto pubblico alla presenza di quasi trecento persone. Calvano ha toccato diversi punti in un intervento che ha visto anche la testimonianza di un lavoratore della Rexnord di Masi Torello. Una campagna elettorale che per l’assessore al Bilancio è iniziata con lo slogan ‘a passo sicuro, verso il futuro’. "Un nuovo percorso che è frutto di una scelta fatta dal Pd – ha detto –. La volontà del candidato presidente Michele De Pascale è quella di una conferma della squadra che ha lavorato in questi anni a fianco di Stefano Bonaccini. L’obiettivo è dare continuità al lavoro precedente, ma siamo sicuri che De Pascale porterà innovazione". Calvano conclude un quinquennio di assessore, tra le deleghe principali, come accennato, quella al Bilancio. "Lasciamo i conti in ordine – ha chiarito –, non abbiamo rinunciato a mettere in campo politiche importanti per sanità, welfare e trasporti pubblici. A questo si aggiungono investimenti importanti. Nello specifico per il territorio ferrarese, al netto delle grandi opere, sono stati investiti 600 milioni complessivi. Cento milioni per la sanità, 250 per la difesa del suolo, 40 milioni per l’edilizia residenziale e 100 milioni per la rete ferroviaria. Un grande investimento è stato quello sulla difesa del suolo, ma siamo consapevoli che va potenziato. Come Regione abbiamo immaginato un piano speciale, soprattutto per quanto successo in Romagna: è stato previsto un impegno di quattro miliardi e mezzo. Ora occorre un nuovo patto con il Governo".
Nel suo intervento Calvano si è concentrato sull’attuale crisi del lavoro, facendo riferimento ai casi della Rexnord di Masi Torello e della Berco di Copparo. "È necessario pensare a un nuovo piano di reindustrializzazione del nostro territorio – così l’assessore –. La Zls è sicuramente una delle opportunità più importanti su cui lavorare e ci permette di ragionare sull’Alto Ferrarese, sull’Argentano, sul Portuense e sulla città di Ferrara. Il nodo principale sarà quello del porto di Ravenna, che nasce in funzione dei rapporti commerciali anche con i Comuni ferraresi. Le multinazionali devono avere più rispetto per le nostre lavoratrici e lavoratori, si tratta di un’espressione d’imprenditoria che non ci piace, che non si fa carico della responsabilità sociale. Ci sono invece tante imprese che lo fanno. Il piano – scandisce – è quello di impegnarsi a far rimanere le realtà esistenti, oltre ad attrarre nuovi investimenti. La Regione farà di tutto. Daremo battaglia mettendo al centro le lavoratrici e i lavoratori per creare nuove opportunità". In conclusione, sottolinea, "il mio impegno in questa fase è anzitutto garantire il consenso necessario, che permetta a De Pascale di essere eletto presidente. Se avrò l’onore di rappresentare ancora Ferrara, farò di tutto affinché sia protagonista nella nostra regione. Credo che il nostro territorio abbia le potenzialità per esserlo".