REDAZIONE FERRARA

La Befana si cala dalla torre. Il grande cuore dei pompieri

Cento, festa al distaccamento con la vecchietta che si arrampica fino a 10 metri. Il bilancio di un anno dei caschi rossi: "761 interventi di cui 90 incendi".

Cento, festa al distaccamento con la vecchietta che si arrampica fino a 10 metri. Il bilancio di un anno dei caschi rossi: "761 interventi di cui 90 incendi".

Cento, festa al distaccamento con la vecchietta che si arrampica fino a 10 metri. Il bilancio di un anno dei caschi rossi: "761 interventi di cui 90 incendi".

È stato un anno lungo e impegnativo per gli uomini del distaccamento di Cento dei Vigili del fuoco che hanno però deciso di aprire il 2025 ripristinando un’usanza che negli ultimi tempi non si era riusciti a mantenere. Lunedì, infatti, all’interno della sede, hanno organizzato nuovamente l’arrivo della befana per i loro bimbi, passando insieme la giornata di festa. Ecco dunque che una speciale vecchina armata di scopa e sacco con le calze, si è calata dai 10 metri della torre d’esercitazione, davanti agli occhi spalancati dei bimbi e una volta toccato terra ha distribuito dolciumi e raccomandazioni. Tutto questo, però, dopo che i Vigili del Fuoco hanno mostrato loro i mezzi e anche una piccola dimostrazione con un cane per ricerca persone.

Un grande cuore quello dei Vigili del fuoco, dimostrato anche dai numeri del 2024 che dimostrano la grande attività svolta dai 28 uomini del distaccamento centese che fanno parte di tre turni. Si contano infatti, 761 interventi totali di cui 90 incendi, 5 crolli dissesti, 71 per soccorso a persone, 101 incidenti stradali, 28 per danni d’acqua, 457 altri interventi come fughe di gas, interventi per monossido di carbonio, per alberi pericolanti, per imenotteri o calabroni, aperture porta. "Guardando l’annata, gli interventi più significativi che ci hanno visto operare sono quelli legati alle micro calamità dovute agli eventi atmosferici – dice Luca Grandi, caposquadra del turno B – Si parla di problemi legati ai temporali, grandinate, alberi caduti".

Una preziosa attività che questi uomini svolgono non solo nel comune di Cento e nell’alto ferrarese ma anche su Pieve di Cento, Castello d’Argile, e fino ad arrivare a Sant’Agata. "Quando c’è stata l’alluvione nel Bolognese sono partite anche delle unità da Ferrara – prosegue – per dare una mano ai soccorso". Altra cosa importante, il loro intervento negli incidenti stradali. "Fortunatamente sono calati – dice –. I più difficoltosi di quest’anno? Ad esempio, tra gli ultimi che abbiamo fatto, c’è stato il recupero di una persona che si era ribaltata in un canale non invaso d’acqua: l’uomo era nella vettura ribaltata, con un peso importante e quindi estrarlo è stato impegnativo non solo perché l’auto era ribaltata ma anche perché, dunque, le portiere sono alla rovescia e portare su un peso importante di una persona traumatizzata comporta operazioni impegnative anche a livello di forza".

Ripagati da piccoli ma importanti gesti. "Quando ci dicono grazie vediamo che è davvero con il cuore – prosegue –. Quando qualcuno ha bisogno di aiuto, per loro è una salvezza ma per noi è una grande soddisfazione". Uomini che si lanciano là dove gli altri non vanno. "Risolviamo i problemi con conoscenze tecniche ma anche con molto spirito di squadra – conclude – è la nostra forza più grande. Se anche noi abbiamo paura? Sì e bisogna averla per prendere in considerazione ogni aspetto e non cadere dentro ai problemi".

Laura Guerra