REDAZIONE FERRARA

La battaglia per gli alberi: "L’abbattimento è legittimo, i proprietari sono stati assaliti"

Condominio Garibaldi, parlano i legali delle persone che hanno acquistato l’area verde "Quelle piante sono pericolose, noi bersagliati e minacciati. Costretti a rinviare l’intervento".

Condominio Garibaldi, parlano i legali delle persone che hanno acquistato l’area verde "Quelle piante sono pericolose, noi bersagliati e minacciati. Costretti a rinviare l’intervento".

Condominio Garibaldi, parlano i legali delle persone che hanno acquistato l’area verde "Quelle piante sono pericolose, noi bersagliati e minacciati. Costretti a rinviare l’intervento".

La battaglia per gli alberi nel giardino vicino al condominio Garibaldi sfocia in ‘rissa’. A riferirlo sono i legali dei proprietari dell’area contesa, i quali raccontano di "aggressioni fisiche e verbali" da parte dei condomini delle palazzine adiacenti. Prima di entrare nel merito degli ultimi sviluppi della vicenda occorre fare un passo indietro. Il braccio di ferro sugli alberi nasce dalla protesta di una quarantina di residenti del condominio Garibaldi (che si affaccia sulle vie Fiume, Cassoli e Isonzo) a seguito della decisione di Acer di vendere l’area a un privato. L’intento dei residenti è quello di "difendere un polmone verde, evitando che venga trasformato in un parcheggio".

Sulla questione, si diceva, sono intervenuti gli avvocati dei proprietari i quali, oltre a segnalare alcuni momenti di tensione, puntualizzano i contorni della questione. "Occorre precisare che l’area oggetto di intervento è di esclusiva proprietà di 13 condomini del condominio di viale Isonzo 20, i quali l’hanno regolarmente acquistata da Acer nel maggio 2023 – scrivono gli avvocati Sara Pancaldi e Nicola Marani –. A seguito dell’acquisito, si è reso necessario valutare il trattamento e la manutenzione unicamente di tre alberi, ossia un bagolaro, un ippocastano ed un acero montano (non salici né oleandri), per via di episodi di caduta pericolosa di rami e per la sussistenza di annose richieste di risarcimento danni, per via delle radici del bagolaro, che hanno prodotto crepe nelle cantine dei condomini adiacenti". Nel dicembre 2023 un tecnico incaricato "ha classificato le piante ad alto rischio di caduta e schianto, poiché affette da deperimento irreversibile. Il tecnico ne ha dunque caldeggiato l’abbattimento". L’istanza è stata quindi depositata e protocollata a gennaio e il Comune ha dato l’assenso. "Si precisa che in tale istanza – aggiungono i legali – i proprietari si sono impegnati alla sostituzione delle piante abbattute, in base alle relative previsioni di legge. Conseguentemente, i proprietari sono autorizzati ad abbattere gli alberi di loro esclusiva proprietà". Si arriva quindi al 16 settembre, quando la ditta incaricata si reca sul posto per l’abbattimento. Gli operatori, riprendono Pancaldi e Marani, "si sono trovati impossibilitati a svolgere il lavoro in quanto alcuni soggetti di altri condomini, in maniera del tutto illegittima e utilizzando forza e minacce hanno costretto i proprietari a procrastinare l’intervento".

I legali smentiscono inoltre che i referenti dell’Ufficio verde abbiano garantito che gli alberi non sarebbero stati abbattuti. Vista quindi la "regolarità dell’operazione e la grave pericolosità delle piante", ieri i proprietari hanno nuovamente convocato la ditta incaricata del loro abbattimento. "Durante le operazioni – osservano i Pancaldi e Marani – i condomini degli stabili adiacenti hanno nuovamente manifestato atteggiamenti violenti e minacciosi del tutto illegittimi e immotivati, arrivando ad aggredire verbalmente l’amministratore del condominio e fisicamente almeno due proprietari, quindi eludendo anche la sicurezza privata contattata per l’occasione. È stato necessario chiedere l’intervento dei carabinieri per sedare gli animi. I proprietari e l’amministratore di condominio, vittime di tali aggressioni, sporgeranno denuncia".