
Kastamonu, sull’impianto per la colla arrivato il via libera del Comune
CODIGORO
Lo stabilimento di trasformazione di cascami legnosi del gruppo turco Kastamonu, a pochi passi da Pomposa, potrà installare un impianto di produzione di formaldeide e colle, grazie al parere favorevole sulla valutazione di impatto ambientale. Lo ha deciso la maggioranza che regge il governo del Comune di Codigoro nel consiglio di giovedì sera, in una seduta molto animata, conclusasi con l’astensione della minoranza. L’opposizione, attraverso Elisa Piffanelli ha sottolineato come si tratti di una "realtà potenzialmente molto inquinante a causa della presenza di sostanze pericolose nel processo produttivo. Il ’collificio’ - ha sottolineato - è stato sottoposto all’attuazione delle direttiva Seveso III, e nel caso di un guasto i rischi di morte o di danni gravissimi, come riportato nella relazione della stessa Kastamonu, per le persone che lavorano nella fabbrica o nelle immediate vicinanze sono certi. Parliamo di una Codigoro green, con piste ciclabili, ma le scelte non sempre sono coerenti".
Facendo anche riferimento al rogo, di alcuni anni fa, nella catasta alta decine di metri, formata da legnami, colle e resine, che costrinse per parecchi giorni i cittadini codigoresi a vivere quasi segregati in casa, per evitare di inalare parte dei fumi che uscivano dalla catasta mentre bruciava. La Kastamonu monetizzerà gli standard, in accordo col Comune, convertendoli in opere e dotazioni territoriali localizzate anche in altri siti con quasi 4000 metri quadri di parcheggi e oltre 2000 di verde pubblico. Il primo cittadino Alice Sabina Zanardi, nella replica, ha sottolineato come Kastamonu sia una fabbrica che effettua un’economia circolare, tesa al recupero e riciclo dei legnami di scarto, uno dei quattro presenti in tutta l’Italia. "E’ stata capace di acquistare un impianto che era fallito, spendendo milioni di euro per bonificarlo e farlo ripartire ed oggi conta 270 dipendenti. Sta realizzando - ha proseguito Zanardi - un nuovo capannone, di oltre 300 metri di lunghezza all’interno del quale sarà avviata la produzione di nuovi pannelli truciolari con oltre 40 nuovi assunti e con l’impianto della colla arriveremo a 350. A livello ambientale si ridurrà il transito di 200 camion al giorno - ha concluso - che raggiungevano la fabbrica con indiscussi benefici per la salute di tutti".
cla.casta.