Italo Balbo, un nome che continua ad alimentare grande interesse. Alla luce di nuovi documenti e ricerche, l’Istituto di Storia Contemporanea e il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Ferrara hanno organizzato una serie di cinque incontri aperti al pubblico con l’intenzione di indagare la discussa figura del gerarca fascista nato a Ferrara. A dispetto dei rischi di un’azione come questa, inevitabilmente legati al timore che l’approfondimento storico possa scivolare nell’apologia, è tuttavia opportuno affrontare la prova: l’aggiungersi di fonti e l’affacciarsi di nuove letture impongono infatti di rimettere al centro dell’attenzione una figura storica come quella di Balbo, anche nell’ottica in cui analizzare la storia del gerarca ferrarese possa fungere da chiave esplicativa di un’intera epoca.
Così facendo, possiamo realmente consentire un notevole arricchimento delle conoscenze relative al fascismo di cui possediamo. A quasi quarant’anni dai lavori di Giorgio Rochat e Claudio Segrè, è dunque opportuno riprendere in mano il dossier relativo a Balbo. Ancor più forte è la convinzione in ragione della doppia donazione realizzata dagli Eredi di Italo Balbo all’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara e all’Archivio centrale dello Stato, dove si trova il ricco archivio sul gerarca ferrarese. Su questa linea sono dunque organizzati gli incontri, con l’intenzione di dare una prima spinta che possa in sostenere la ripresa della ricerca storiografica. Affidati a studiosi da tempo impegnati nell’approfondimento del dibattito, questi incontri rappresentano un’occasione preziosa di arricchimento personale e collettivo. Il primo incontro, che si terrà oggi alle 17 nei locali dell’Istituto di Storia Contemporanea, vedrà la presenza, accanto all’organizzatore del ciclo Roberto Parisini (Uniud), il professor Baravelli (Unife) e il professor Matteo Millan (Unipd). Sono in programma altre quattro conferenze conferenze nella medesima sede: il 23 ottobre con Emanuele Ertola (Unisi), il 30 con Paolo Ferrari (Uniud), il 13 novembre con Paul Corner (Unisi) e il 20 novembre con Elena Dellapiana (Politecnico di Torino). Il ciclo è riconosciuto come corso di aggiornamento e formazione, a docenti e studenti verrà rilasciato un attestato di frequenza.