
L’udienza di ieri è stata dedicata all’esame della trentenne straniera presunta persona offesa. Si torna in aula il 26 marzo
Ha ripercorso l’incubo con dolore e momenti di ‘blocco’. Ha confessato di avere ancora difficoltà a dormire la notte e di avere paura ad uscire. Ha confermato in aula quando già dichiarato in denuncia (aggiungendo anche nuove specificazioni) la trentenne straniera che per due anni avrebbe subito violenze sessuali e molestie dall’ex suocero. Quest’ultimo, 72enne ferrarese, è ora a processo per violenza sessuale e stalking. L’udienza di ieri è stata dedicata all’esame della persona offesa (assistita dall’avvocato Gianni Ricciuti). La donna ha parlato per tre ore e mezza davanti ai giudici. Una testimonianza sofferta e segnata da momenti di stop quando doveva addentrarsi nei dettagli degli abusi. "Chiudevo gli occhi e speravo passasse in fretta" ha detto tornando con la mente a quei momenti. Ha poi ripercorso le difficoltà, la solitudine e la crisi depressiva che aveva attraversato. In relazione a quest’ultima, ha riferito che l’imputato le avrebbe intimato di non parlare, tanto nessuno le avrebbe creduto perché "matta". L’udienza è stata aggiornata al 26 marzo per ascoltare i testi di pm e parte civile.
La vicenda. L’incubo per la trentenne è iniziato nel 2020, poco dopo il matrimonio contratto con il figlio del presunto aguzzino e padre dei suoi bambini. Marito e moglie si erano conosciuti in precedenza, avevano iniziato la relazione ed era nato il primo figlio. Poi la decisione di sposarsi e di andare a vivere nell’abitazione dei genitori di lui. Dopo la nascita del secondo figlio inizia l’inferno: il suocero, secondo le accuse, approfittava di ogni momento in cui lei era sola per molestarla, per costringerla a rapporti sessuali completi e palpeggiarla. Il tutto ’condito’ dall’avvertimento che se si fosse azzardata a raccontare quanto accadeva fra di loro avrebbe fatto in modo di non farle vedere più i bambini, perché tanto nessuno le avrebbe creduto. E lei ha ritenuto che questa ipotesi fosse reale, a tal punto da sopportare l’inferno per più di due anni, fino a luglio del 2023, quando ha deciso di andarsene da casa e trovare rifugio da alcuni amici. Ma nemmeno così era riuscita a lasciarsi alle spalle l’incubo. L’ex suocero avrebbe infatti iniziato a perseguitarla.