Ferrara, 18 agosto 2024 – Il più classico dei pranzi di Ferragosto si è trasformato in una disavventura (per fortuna senza gravi conseguenze) per un gruppo di amici. Un’intossicazione alimentare ha infatti guastato la festa, costringendo tutti a ricorrere a cure mediche. I commensali – sette persone, tutti quanti adulti – si erano ritrovati giovedì a casa di uno di loro in un Comune della provincia per mangiare qualcosa e trascorrere una giornata in allegria. Ben presto, però, l’atmosfera ha cominciato a cambiare. I partecipanti al pranzo hanno iniziato a sentirsi male uno dopo l’altro, lamentando sintomi gastro-intestinali. Per tutti quanti è stato necessario un passaggio al pronto soccorso dal quale, dopo qualche ora e le cure del caso, sono stati dimessi. In fase di accertamento la causa dell’intossicazione, anche se la principale ‘indiziata’ sarebbe una salsa fatta in casa usata per condire una pietanza.
L’episodio in questione accende i riflettori sull’importanza della sicurezza alimentare e l’adeguata conservazione dei cibi. Tema sul quale l’Ausl ha fornito alcuni consigli al fine di evitare spiacevoli sorprese. I più comuni fattori di rischio di malattie a trasmissione alimentare sono l’inadeguato mantenimento della temperatura di conservazione, il consumo di cibo crudo o ottenuto da fonti incerte e la cottura inadeguata. Ecco perché essere a conoscenza delle corrette modalità di conservazione, trasporto, e preparazione degli alimenti è fondamentale, a maggior ragione in periodi di temperature particolarmente elevate come quelle estive, o in periodi di vacanza in cui si fanno viaggi, gite fuori porta, picnic.
"Secondo l’Efsa, Autorità europea per la sicurezza alimentare, circa il 40% dei focolai di malattie a trasmissione alimentare ha origine a livello domestico – spiega Cristina Saletti, direttrice dell’unità operativa di Igiene degli alimenti e nutrizione dell’Ausl –. Dal momento dell’acquisto in poi, quindi, il consumatore diventa parte attiva nel garantire la sicurezza dell’alimento. In sintesi ha la responsabilità dell’acquisto, del trasporto, della conservazione e dell’uso corretto del cibo".
Il primo passo che il consumatore deve compiere in merito alla sicurezza d’uso di un prodotto ancora prima dell’acquisto è "la lettura dell’etichetta". Per la conservazione degli alimenti per periodi brevi, il frigorifero è il luogo più adatto, "purché sia mantenuto pulito, sia periodicamente sbrinato, la temperatura sia intorno a 4 gradi e gli alimenti siano racchiusi in contenitori o confezioni separate e ben chiuse".
Il frigorifero inoltre, precisa Saletti, non deve essere riempito eccessivamente, "poiché bisogna assicurare la giusta circolazione dell’aria e l’omogeneità della temperatura". È da evitare "il contatto tra alimenti già cotti con quelli crudi". Il congelatore, prosegue Saletti, "è un ottimo alleato per conservare il cibo per periodi più lunghi. Mai scongelare gli alimenti a temperatura ambiente né in acqua calda. Possiamo cuocerli ancora congelati o riporli in anticipo in frigorifero".