Si è chiusa con 79mila presenze, incontri tutti sold out e appuntamento al 3, 4 e 5 ottobre 2025, la 18ª edizione di Internazionale a Ferrara, il festival di giornalismo organizzato dal settimanale Internazionale, che da 30 anni porta il meglio della stampa straniera in Italia, e dal Comune di Ferrara. Sono stati 115 gli eventi nei 3 giorni di manifestazione. Presentazioni, incontri, workshop e proiezioni per un totale di 180 ore di programmazione con oltre 170 speaker provenienti da 26 Paesi del mondo. A ospitare gli incontri del festival i più bei luoghi della città, dal Cortile del Castello e all’ex Teatro Verdi, dal Teatro Comunale al cinema Apollo, e poi Palazzo Naselli Crispi, il Circolo Arci Bolognese, la Sala Estense: 17 in tutto le location che hanno accolto il pubblico della manifestazione. Più di 120 persone, fra staff, organizzazione, produzione, tecnici e interpreti hanno garantito lo svolgimento della manifestazione.
"Il festival e la città di Ferrara sono legati da un rapporto consolidato e, anche se quest’anno abbiamo trovato un tempo meno clemente del solito, non è mancato il consueto calore del pubblico che anno dopo anno si conferma sempre più attento e interessato", ha detto Chiara Nielsen, vicedirettrice di Internazionale alla direzione del festival insieme a Luisa Ciffolilli e Gea Polimeni. "Sono state, come accade in ogni edizione di Internazionale a Ferrara, giornate ricche di stimoli. Ferrara è e rimane sempre aperta a iniziative di questo tipo. Ringrazio gli organizzatori e il loro sinergico staff per il lavoro svolto e per la collaborazione con la città nella realizzazione di questo appuntamento fisso della programmazione culturale" ha dichiarato il sindaco Alan Fabbri. Tanti come sempre i temi che hanno caratterizzato i 3 giorni di festival, dalla geopolitica all’ambiente, dalla gender revolution al femminismo, dall’urbanistica alla letteratura, dall’intelligenza artificiale alle migrazioni, dai diritti al cibo che mangiamo: un weekend con giornaliste e giornalisti, attiviste, reporter, intellettuali, scrittori e fumettisti da tutto il mondo. Al centro del dibattito la ricerca di nuove prospettive di pace.