"Intere colture devastate dalla grandine"

Bondeno, caduti chicchi come palline da tennis. La rabbia di un imprenditore: "I campi di pomodoro sono fra i più danneggiati"

"Intere colture devastate dalla grandine"

"Intere colture devastate dalla grandine"

Ancora una grandinata con chicchi di dimensioni tra i 7 e i 9 centimetri (nella foto), e quindi ancora danni sul territorio dell’alto ferrarese. Erano circa le 5 del mattino di ieri quando una supercella ha colpito il ferrarese. Sulla città di Ferrara si è rovesciato un intenso temporale ma i danni sono arrivati in provincia: Bondeno, Pilastri, Ponti Spagna e Vigarano Mainarda le zone dove si sono concentrate le maggiori precipitazioni. La grandine è arrivata anche a rompere cristalli delle auto a Pilastri e Vigarano Pieve. Arrivato dal territorio lombardo veneto, il temporale di veloce formazione ma di estrema energia ha inizialmente scaricato chicchi di grandine di grande dimensione, non comune in questi territori, per poi successivamente mescolarsi in una grande quantità di acqua e dissolversi definitivamente raggiunto il territorio della città di Ferrara. Impressionanti i danni soprattutto sulle autovetture lasciate parcheggiate all’esterno delle abitazioni. Come per Manuel Cestari, di Pilastri, di professione manutentore di macchine per la raccolta dei pomodori "Guaresi" che ha visto compromesse tre autovetture con danni difficilmente quantificabili. Restando sul tema "pomodoro da industria", Mauro Marega, imprenditore agricolo specializzato nella coltivazione del pomodoro ci racconta la sua preoccupazione: "la grandine non ha colpito in modo uniforme le zone interessate dal temporale. E quindi la valutazione dei danni è ancora presto per poterla eseguire. A Pilastri abbiamo assistito – spiega Marega – a colture e struttre colpite dal maltempo. E tutto va aggiunto ai danni dei giorni scorsi". Particolarmente importanti anche i danni a Vigarano Pieve dove i chicchi di grandine che raggiungevano anche i dieci centimetri di diametro hanno rotto lucernai e vetri di auto. Le informazioni che arrivano dagli agricoltori della zona sono preoccupanti: in particolare, i danni sono sulla poca frutta rimasta che si stava avviando a maturazione come pesche, pere e mele, ma anche sulle orticole, comprese zucche, meloni e cocomeri, e su tutti i seminativi a eccezione del grano ormai già raccolto raccolto. Non solo. Anche ieri pioggia e raffiche di vento hanno messo in apprensione il Ferrarese. Per fortuna senza particolari danni, a parte rami caduti nel Centese, a Poggio Renatico e a Sant’Agostino.

Lauro Casoni