REDAZIONE FERRARA

’Intemperanti’ in carrozza. Senza biglietto e rissosi, così i treni fanno ritardo

In aumento il numero di viaggiatori che crea problemi a bordo dei convogli. In cima alla classifica tre nostre linee, tra i rischi lo stop alla circolazione.

In aumento il numero di viaggiatori che crea problemi a bordo dei convogli. In cima alla classifica tre nostre linee, tra i rischi lo stop alla circolazione.

In aumento il numero di viaggiatori che crea problemi a bordo dei convogli. In cima alla classifica tre nostre linee, tra i rischi lo stop alla circolazione.

Dai passeggeri che disturbano in carrozza a quelli che non hanno il biglietto; dalle risse alle vere e proprie aggressioni ai ferrovieri. Passando dai danni ai passaggi a livello, alle sbarre con la conseguenza in alcuni casi di bloccare la circolazione. E’ ampia la casistica che va sotto la definizione di viaggiatori ’intemperanti’. Giovani e meno giovani che con il loro compartamento – qualcuno li definirebbe più semplicemente rompi... – determinano alla fine ritardi ai treni. Ritardi che possono essere consistenti. Fermare il convoglio, chiamare i carabinieri, ’convincere’ l’intelligentone di turno a scendere. Si parla anche di 20, 30 minuti.

I viaggiatori ’intemperanti’ negli ultimi mesi sono in aumento, tanto in aumento da toccare livelli record. Ha stilato una classifica Ferrovie Emilia Romagna, classifica nella quale purtroppo le nostre linee non sfigurano. Nel corso del 2024 sulle linee Fer si sono registrati 153 casi, che hanno pesato sulla circolazione ferroviaria. Sulla rete Fer – parliamo di 9 linee in cinque province per un totole di 364 chilometri – lo scorso anno sono stati 153 passeggeri intemperanti con un picco ad ottobre, quando in un solo mese se ne sono contati 26. La linea più colpita la Casalecchio-Vignola (27); seguita dalla Reggio-Guastalla (24), dalla Parma-Suzzara (21) e – entriamo lungo i binari nella nostra provincia – la Bologna-Portomaggiore (17), che sfiora per poco il podio. Appaiate – ancora due nostre linee – la Suzzara-Ferrara e la Ferrara-Codigoro (14). Poi giù, la Reggio-Ciano e la Reggio-Sassuolo (13); fanalino di coda Modena-Sassuolo (10). E nel 2025, nella sola giornata di sabato 25 gennaio, si sono registrati 4 casi, che sono costati ritardi e disagi. Parliamo di vere e proprie scazzottate.

Chi dà in escandescenze diventa così un problema, che va ad aggiungersi ai ritardi magari per gli scioperi. Il capotreno può richiedere l’intervento della Polizia; una volta in vettura procede al riconoscimento, l’intemperante viene portato via. È nella statistica mancano i casi più lievi, quando l’intemperante si convince e la pianta. Risultato che può arrivare dopo diversi minuti di sosta obbligata del convoglio. Un raffronto con gli ultimi sei mesi del 2023 evidenzia che il trend dei ritardi, come conseguenza di passeggeri intemperanti, è in crescita. Da giugno a dicembre 2023 sono stati 66. Non è finita con i fenomeni Ci sono le persone che camminano o sostano tra i binari (nel 2024 sono state 60). E i danni alle barriere dei passaggi a livello (67 nel 2024). Anche qui, con forti rallentamenti fino al blocco della circolazione.

Mario Bovenzi