L’università di Ferrara, in collaborazione con l’Università di Padova, ha annunciato
lo sviluppo di GY971,
un innovativo agente antinfiammatorio per il trattamento della fibrosi cistica. La ricerca è stata resa possibile grazie al sostegno della Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica. La molecola ha ottenuto dall’Agenzia Europea per i Medicinali la designazione di ’farmaco orfano’, un riconoscimento riservato ai medicinali destinati al trattamento, alla prevenzione o alla diagnosi di malattie rare.
La notizia è stata resa pubblica a novembre durante la XXII Convention dei ricercatori in fibrosi cistica promossa da Ffc Ricerca, evento che ha riunito i principali ricercatori coinvolti nel progetto: la professoressa Ilaria Lampronti del Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie dell’Università di Ferrara e il Professor Giulio Cabrini, Direttore del Centro di Ricerca sulle Terapie Innovative per la Fibrosi Cistica (InnThera4CF) dell’Università di Ferrara, insieme alla professoressa Adriana Chilin di Unipd. La molecola GY971 è stata progettata, sintetizzata e studiata in collaborazione tra il Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie dell’Università di Ferrara e il Dipartimento di Scienze del Farmaco dell’Università di Padova. Lampronti sottolinea che la designazione di farmaco orfano da parte di Ema rappresenta un importante traguardo: "L’unico farmaco antinfiammatorio oggi indicato per la fibrosi cistica è l’ibuprofene, composto largamente usato per brevi periodi come antidolorifico e antipiretico, ma che nell’uso quotidiano produce effetti collaterali a livello dell’apparato gastro- intestinale, che ne comportano la sospensione o comunque controindicano l’uso a lungo termine".