Ferrara, 9 dicembre 2024 – Il picco di casi di influenza è previsto proprio nei giorni di Natale. È quello che emerge dal trend delle infezioni registrato grazie ai tamponi effettuati dalle ‘sentinelle’ dell’Ausl, ossia i medici di medicina generale e il servizio pediatrico.
Sarà molto difficile schivare i virus più dirompenti in azione: oltre al consueto Rinovirus, la nuova influenza A/h1n1, un’infezione virale acuta dell’apparato respiratorio con sintomi fondamentalmente simili a quelli classici dell’influenza. Si parla di febbre, tosse, mal di gola, malessere generale. Come per l’influenza classica sono possibili complicazioni gravi, quali la polmonite.
Per ora la nostra Regione si attesta sul 6-7 per cento dei casi (una delle medie più basse in Italia) e a Ferrara invece i casi di influenza non superano il 6 per cento. Da quando è iniziata la campagna vaccinale sono 70mila persone che nella nostra provincia sono ricorse all’antinfluenzale. Meno ‘fortunato’, invece, il vaccino del Covid: soltanto 10mila hanno pensato di proteggersi. Soprattutto over 60, mentre sempre più adulti e bambini ritengono che il Coronavirus non sia più un pericolo. E, invece, gli esperti ci dicono che sono proprio le prossime settimane quelle più critiche per il Covid, dal momento che, anch’esso, si è trasformato in un virus stagionale.
La responsabile dell’Unità semplice della prevenzione e controllo delle malattie infettive, Annalisa Califano, invita a vaccinarsi: “Basta recarsi dal proprio medico di famiglia o dal pediatra. Possono aderire anche le farmacie – spiega–”. Poi descrive il momento che stiamo vivendo: “Grazie al supporto dei medici sentinella che rilevano i casi nei loro ambulatori grazie ai tamponi effettuati, siamo in grado di scattare una fotografia dell’attualità. Stanno circolando, al momento, i rinovirus, ossia i raffreddori e febbre con la compromissione delle vie respiratorie più basse. La bronchite si sta diffondendo in maniera importante”.
Sul Covid pesano i pochi tamponi: “Difficile conoscere e valutare l’effettiva propagazione”, sottolinea Califano. Le prossime settimane saranno decisive: “Dai nostri report – continua Califano – potrebbe verificarsi proprio sotto Natale il picco dell’influenza. Come difendersi? Basta applicare le stesse ’regole’ del Covid come la mascherina e lavarsi le mani con gli appositi gel”. Le fa eco il direttore del dipartimento delle cure primarie Franco Romagnoni: “Oltre ai vaccini stagionali antifluenzali, ci sono altre protezioni che si possono attuare. Parliamo di vaccini per l’anti-pneucocco contro la polmonite e il vaccino che ci protegge dal cosiddetto fuoco di Sant’Antonio. Il Covid? Sta diventando una patologia stagionale, ed è utile anche qui il vaccino contro gli ultimi ceppi del virus. Per i soggetti più deboli – conclude Romagnoni – è necessario un risveglio immunitario”.