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Inferno tra le mura domestiche Minaccia la moglie con il machete Scatta il divieto di avvicinamento

Il marito ha mostrato l’arma per fare capire che sarebbe passato dalle parole ai fatti. A dare l’allarme il figlio. L’uomo è stato immediatamente arrestato dai militari che hanno trovato la lama nascosta in un’altra stanza .

Inferno tra le mura domestiche Minaccia la moglie con il machete Scatta il divieto di avvicinamento

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Non potrà più avvicinarsi alla casa dove vivono la compagna e il figlio. Lo ha deciso ieri mattina, il giudice per le indagini preliminari, Silvia Marini, nei confronti di un 55enne, che era stato arrestato dai carabinieri per minacce alle moglie. Cioè per averle mostrato un machete per farle capire che dalle parole sarebbe passato ai fatti. Almeno questa è la versione che la compagna ha raccontato ai militari dell’Arma quando sono arrivati nell’abitazione dove si era consumata la violenta lite. Carabinieri che erano stati allertati dal figlio, spaventato di quanto stava accadendo tra le mura domestiche.

Una volta raggiunta l’abitazione indicata, i militari hanno raccolto la testimonianza della donna, la quale ha raccontato che i problemi andavano avanti da un po’ tempo. Che le minacce verbali si ripetevano con una certa regolarità, e che giovedì scorso, però, l’asticella si è alzata, a tal punto da far allarmare il figlio che ha chiesto i soccorsi. Quando i carabinieri sono arrivati in casa, la situazione si era normalizzata e l’arma che sarebbe servita per spaventare la compagna si trovava in un’altra stanza.

Ieri, comunque, il giudice Marini dopo avere convalidato l’arresto eseguito dai carabinieri, ha rimesso in libertà il cinquantacinquenne, ma con una misura cautelare. Lui non deve avvicinarsi alla casa della compagna. Non deve contattarla, altrimenti ci potrebbero essere ulteriori provvedimenti restrittivi della libertà. In udienza l’uomo è stato assistito dall’avvocato Denise Mondin.

"La ricostruzione di quanto accaduto – si è limitata a sottolineare il legale – andrà approfondita di sicuro durante le indagini, comunque accettiamo questa decisione".

re.fe.