REDAZIONE FERRARA

Incidente lungo la strada Virgiliana. Si è costituito il conducente fuggito

Bondeno, l’uomo si è presentato ieri ai carabinieri. Operata una delle tre donne rimaste ferite

Bondeno, l’uomo si è presentato ieri ai carabinieri. Operata una delle tre donne rimaste ferite

Bondeno, l’uomo si è presentato ieri ai carabinieri. Operata una delle tre donne rimaste ferite

BONDENO

Si è costituito ieri mattina, presentandosi alla caserma dei carabinieri di Bondeno, l’ uomo che domenica sera, sulla strada provinciale Virgiliana in prossimità di Ponte Rodoni, era stato coinvolto in un incidente frontale, con tre donne rimaste ferite nell’auto contro la quale aveva impattato. L’uomo, che era scappato, era alla guida di una Mercedes Glk nera. E’ successo intorno alle 19, sulla strada provinciale Virgiliana, all’altezza di Ponte Rodoni di Bondeno. Probabilmente, alla guida dell’auto nera procedeva da Ferrara in direzione Bondeno. Le tre donne invece, tutte di Bondeno, sui cinquant’anni, stavano andando verso Ferrara. L’uomo, probabilmente di nazionalità rumena, dopo lo scontro tremendo, era finito con l’auto fuori strada, oltre la scarpata, ribaltandosi di lato e finendo nel campo vicino. E’ da qui che, i primi testimoni accorsi, lo avevano notato uscire da solo dall’auto e, dopo essersi ripreso, fuggire a piedi allontanandosi dal luogo dell’incidente per poi far perdere nel buio le proprie tracce. Tutto questo era successo proprio mentre ben tre ambulanze, i soccorritori e i vigili del fuoco volontari del distaccamento di Bondeno, erano impegnati a districare le tre donne ferite dalle lamiere per poi stabilizzarle sul posto e portarle in ambulanza all’ospedale di Cona. Un atto, quello dell’uomo alla guida, che viola le leggi. L’auto era rimasta a ruote levate, riverse verso l’alto, nella scarpata ed è stata recuperata nella notte, dopo un lungo lavoro dai vigili del fuoco per garantire la sicurezza della strada. Ma di lui che era alla guida, non c’era più nessuna traccia. Si era dissolto nel buio. Impossibile immaginare quale siano stati i motivi della fuga: un attacco di panico, la speranza di sfuggire ai controlli serrati delle forze dell’ordine, l’incapacità di reagire di fonte ad un incidente grave? Alle forze dell’ordine le risposte. In questi casi il conducente, accompagnato dalle forze dell’ordine in pronto soccorso infatti, è tenuto a compilare una serie di moduli tra cui il consenso al prelievo di un campione ematico e un campione di urine per eseguire i test tossicologici. Ma niente di tutto questo è potuto avvenire domenica sera. La donna alla guida, che estratta dalle lamiere sembrava quella in condizioni più gravi, è stata operata d’urgenza alle fratture di braccia e gambe, nella notte, all’ortopedia dell’ospedale di Cona, non è più in pericolo di vita e si sta riprendendo. Meno gravi le altre due.

Claudia Fortini