Incertezze su Stellantis I sindacati: "Più chiarezza"

Il presidente della Provincia Minarelli e il sindaco Toselli offrono appoggio. Le 900 famiglie dei lavoratori Vm vogliono conoscere il piano industriale

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I sindacati chiedono certezze sul futuro produttivo e occupazionale della Vm Motori, che fa parte del neonato gruppo Stellantis, nato dalla fusione tra Fiat Chrysler Automobiles e il francese Psa. Il tema, ieri, è stato affrontato in un incontro al Castello Estense, convocato dal vicepresidente della Provincia Nicola Minarelli, e al quale hanno partecipato il sindaco di Cento Fabrizio Toselli, i segretari provinciali di Cgil, Cristiano Zagatti, di Cisl, Bruna Barberis, e Uil, Massimo Zanirato, oltre ai rappresentanti di categoria Giovanni Verla (Fiom), Sandra Rizzo (Fim), Paolo Da Lan (Uilm) e Marco Rabboni (Ugl Metalmeccanici). L’occupazione è calata dalle 1.400 unità alle poco più attuali di 900, alla riduzione della capacità produttiva scesa al di sotto del 50 per cento, fino al ricorso dal 2016 degli ammortizzatori sociali. Un quadro di incertezza cui è stato aggiunto anche il dato del centro tecnico della fabbrica centese che negli ultimi anni non è stato destinatario di alcun progetto innovativo riguardante la prospettiva futura di motori di nuova generazione. Per questi motivi i sindacati hanno espresso la necessità di conoscere per tempo il piano industriale del gruppo senza dover attendere la presentazione prevista a fine 2021. Per questo è stato sollecitato l’appoggio di Comune di Cento e Provincia, affinché il tema sia posto ai livelli istituzionali regionale e nazionale. Il motivo del rilievo non solo locale del tema, infatti, è stato espresso dai sindacati nell’analisi della situazione: dalle 900 famiglie non solo centesi convolte, all’area più vasta dell’indotto, fino al fatto che la Vm Motori si trova nel ‘cuore’ della Motor Valley emiliano-romagnola.

Valerio Franzoni