REDAZIONE FERRARA

In preghiera per il Papa. Veglia tra lacrime e silenzio: "Una diocesi unita nell’addio"

Questa sera, alle 21, nella basilica di San Giorgio Martire in città e nel duomo di Comacchio. Nel capoluogo il rito sarà officiato da monsignor Perego, annunciato un forte afflusso.

Questa sera, alle 21, nella basilica di San Giorgio Martire in città e nel duomo di Comacchio. Nel capoluogo il rito sarà officiato da monsignor Perego, annunciato un forte afflusso.

Questa sera, alle 21, nella basilica di San Giorgio Martire in città e nel duomo di Comacchio. Nel capoluogo il rito sarà officiato da monsignor Perego, annunciato un forte afflusso.

I rintocchi delle campane nel silenzio della piazza, delle piazze. Ore 21, questa sera, si ferma la città di Ferrara, sospesa nel ricordo di Papa Francesco, qualche fedele che ancora si attarda, varca il portone. Basilica Cattedrale di San Giorgio Martire, 25 aprile, il capo chino, la veglia di preghiera per salutare un pontefice, un fratello. Ancora silenzio attorno, a chilometri di distanza, l’aria di mare, la stessa ora, i rintocchi nella basilica concattedrale di San Cassiano Martire, a Comacchio. La diocesi, tutta la diocesi, si riunisce sotto l’ala del suo vescovo, monsignor Gian Carlo Perego per ricordare.

Il duomo di Ferrara, davanti ai fedeli le parole del vescovo apriranno il rito, simboli di un martirio, di salvezza. "Le ultime parole di Gesù sulla croce, ’Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito’, testimoniano l’illimitata fiducia del Figlio nel Padre. Il Signore Gesù si lasciò "cesellare dalla volontà di Dio, prendendo sulle spalle tutte le conseguenze e le difficoltà del Vangelo fino a vedere le sue mani piagate per amore". In questa veglia di preghiera, ancorati alle ultime parole del Signore, vogliamo affidare il nostro papa Francesco alle mani del Padre". Ci sarà commozione, questa sera, lacrime sui volti di chi lo ha visto solo in tv, magari di chi ha avuto la fortuna – gli occhi rivolti lassù, a quella finestra dove negli ultimi mesi è apparso malato – di seguirlo con lo sguardo, una careza quasi ad incoraggiarlo, a dargli forza mentre la voce si spezzava. Spiega e un po’ anticipa Emanuele Pirani, cerimoniere arcivescovile e dell’ufficio diocesano per la liturgia e la musica sacra. Dice: "Verranno letti brani della Bibbia, poi il Vangelo, il vescovo pronuncerà la preghiera di intercessione per il Papa". Vangelo secondo Giovanni 11,17-27. "In quel tempo, venne Gesù e trovò Lazzaro che era già da quattro giorni nel sepolcro".

Da Comacchio una delegazione è partita già ieri mattina in treno, Freccia Rossa, per salutare Francesco, in fila per vederlo ancora un’ultima volta. Con migliaia di cittadini che si sono riversati nella Capitale. Nel duomo, basilica concattedrale di San Cassiano Martire, celebrerà il rito don Guido Catozzi, a fianco a lui gli altri sacerdoti. E’ il dolore il filo che unisce paesi e campanili, parrocchie e piazze. Il dolore per il paladino degli ultimi. Don Stefano Silvestri è a capo della parrocchia di Santa Maria delle Grazie di Goro e di quella della Beata Vergine della Mercede, a Gorino. Ha invitato i suoi concittadini alla preghiera. Alle 21, questa sera, saranno in tanti. La città si ferma, il pensiero a quel volto, il sorriso, le mani che a fatica ormai si alzavano a benedire.