FEDERICO MALAVASI
Cronaca

In casa cocaina, ‘fumo’ ed ecstasy. Madre e figlio finiscono in manette

Mesola, blitz dei carabinieri dopo il monitoraggio di un sospetto acquirente. All’interno un bazar dello sballo

Mesola, blitz dei carabinieri dopo il monitoraggio di un sospetto acquirente. All’interno un bazar dello sballo

Mesola, blitz dei carabinieri dopo il monitoraggio di un sospetto acquirente. All’interno un bazar dello sballo

Un piccolo bazar dello sballo tra le mura di un’abitazione di Mesola. A gestirlo, secondo la ricostruzione dei carabinieri, erano madre e figlio, finiti entrambi in manette nel pomeriggio di sabato. Il blitz degli uomini dell’Arma tra quelle mura ha permesso di rinvenire un discreto quantitativo di sostanze stupefacenti. Nel complesso, a casa dei due arrestati sono stati recuperati e sequestrati 216 grammi di cocaina, 125 di marijuana, 40 di hashish, 3 involucri di cellophane contenenti ecstasy e 39 pasticche di anfetamina. Abbastanza per far scattare le manette ai polsi di madre e figlio, entrambi italiani, lei di 46 e lui di 22 anni. Per tutti e due, al termine degli accertamenti del caso, si sono aperte le porte del carcere.

Il doppio arresto è frutto di un’attività di indagine condotta dai carabinieri della compagnia di Comacchio. I militari sospettavano che in quella casa si spacciasse e così hanno avviato un appostamento per monitorare il ‘giro’ nei dintorni. Sabato è arrivato il momento della svolta. Nel pomeriggio gli investigatori dell’Arma hanno visto un giovane arrivare all’abitazione oggetto degli accertamenti. L’ipotesi dei militari (poi confermata) era che il ragazzo fosse lì per acquistare dello stupefacente. Una volta in possesso di elementi sufficienti, i carabinieri sono passati all’azione. Entrati in casa, si sono subito messi alla ricerca di conferme ai loro sospetti. E le risposte che cercavano non hanno tardato ad arrivare. All’interno dell’abitazione, più o meno in bella vista, i militari hanno infatti trovato il significativo quantitativo di stupefacenti. Oltre alla droga, sono spuntati anche un bilancino di precisione e tremila euro in contanti, ritenuti verosimile provento dell’attività illecita. Madre e figlio sono stati dunque accompagnati in cella, in attesa dell’udienza di convalida che dovrebbe essere fissata nelle prossime ore davanti al giudice per le indagini preliminari. Nel frattempo, l’attività investigativa dei carabinieri prosegue, allo scopo di capire quanto ampio fosse il ‘giro’ intorno a quell’abitazione di Mesola e quale fosse la provenienza della droga. Un’attività che servirà, tra le altre cose, anche a ricostruire il canale di rifornimento che arriva fino a quell’angolo di Delta del Po.

Federico Malavasi