REDAZIONE FERRARA

In bici inseguendo la storia. Tour nei luoghi della libertà

Oggi a Poggio Renatico arriva l’ottava tappa della ’Salerno-Verona’. La ciclopasseggiata toccherà i simboli della Seconda guerra mondiale .

Parte dei ciclisti che partecipano al ciclotour e che oggi saranno a Poggio Renatico

Parte dei ciclisti che partecipano al ciclotour e che oggi saranno a Poggio Renatico

POGGIO RENATICO

Simbolo di libertà, la bici è da sempre capace di rivestire tanti ruoli, da quello sportivo a quello turistico ma anche di raccontare la storia dell’Italia, obiettivo che si è data l’associazione sportiva culturale "La Storia in Bici" di Michelino Davico che oggi arriverà a Poggio Renatico nell’8° tappa della ‘Salerno-Verona’. Pedalando nella storia, il gruppo di un centinaio di cicloescursionisti provenienti da tutta Italia, capeggiato dall’ex senatore da sempre appassionato di ciclismo, sono partiti da Salerno e stanno ripercorrendo e celebrando il lungo cammino della Quinta Armata Americana nella liberazione dell’Italia dal settembre 1943 alla primavera del 1945, toccando luoghi simbolo della Seconda Guerra Mondiale e incontrando i protagonisti. E’ così che oggi affrontano 111 km partendo da Imola per arrivare a Poggio Renatico alle 13 dove ci sarà una sosta, un punto ristoro gastronomico e un piccolo incontro culturale per poi ripartire alle 14.30, pedalare per Mirabello e poi Bondeno e usando l’argine del Po, arrivare a Felonica al Museo della II Guerra Mondiale e del Po e domani, chiudere il loro lungo viaggio, da Sermide a Verona.

"Siamo organizzati stile Giro d’Italia con la macchina davanti, le motostaffette e tutti con la divisa uguale – dice Davico – ogni anno abbiamo un tema tant’è che abbiamo già toccato l’argomento Dante, della Costituzione Italiana e quest’anno abbiamo scelto la Quinta Armata perché sono 80 anni da quei fatti. E’ sbarcata il 9 settembre 43 a Salerno, da dove siamo partiti e seguiamo il percorso che ha fatto nella libertà dell’Italia". E prosegue. "Che pedalano in Italia con un progetto culturale e storico siamo sono noi – sottolinea- questa nostra esperienza è unica in Italia. Visitiamo musei, incontriamo personaggi e abbiamo partner importanti come La Lega Italiana Lotta al Tumore che dice che uno dei modi di stare bene è fare attività sportiva. Uniamo l’aspetto sportivo, al benessere fiso e alla cultura, come detto, quest’anno con un viaggio tutto coordinato e basato sulla Quinta Armata". Tutto questo grazie alla bici, un mezzo semplice ed ecologico, che grazie alla sua lentezza permette di ammirare paesaggi mozzafiato e luoghi storici, riscoprendo un passato che ha forgiato. "Un’opportunità anche per riflettere sull’importanza della libertà e della democrazia – conclude – scegliendo la bici perché è simbolo di libertà, un ponte tra passato e presente, uno strumento per conoscere e rispettare il territorio e promuovere uno stile di vita più sano e sostenibile in un percorso ricco di significato, tra Resistenza e unità nazionale".

Laura Guerra