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In attesa delle draghe Dal pub Sebastian alla motonave Nena "Lavori da concordare"

Numerose le attività economiche che si trovano in quell’area "Chiediamo massima collaborazione nella definzione dei tempi, obiettivo quello di ridurre i disagi che certamente ci saranno".

In attesa delle draghe Dal pub Sebastian alla motonave Nena "Lavori da concordare"

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Dall’associazione Fiumana, al petrolchimico (amministratore delegato di Ifm Paolo Schiavina), dal Cus canottaggio al Canoa Club, dal centro canoa Beppe Mazza al consorzio Wunderkammer. Sono numerose le attività che operano nella darsena e grazie alla darsena. Attività che possono risentire in maniera anche pesante dei lavori che andranno a cominciare per dare il via all’idrovia. Tra queste attività ci sono la Nena – il battello che percorre il fiume portando i turisti alla scoperta di storie e volti, argini e canali – e il pub Sebastian, locale realizzato proprio in una nave.

Dice Georg Sobbe, comandante della motonave Nena: "Abbiamo avuto incontri con la Regione e con il Comune, proprio per concordare i tempi. Ci hanno detto che quando i lavori verranno realizzati qui davanti avremo una vasca da bagno, al posto di questo invaso così angusto. Certo, questa è una bella cosa. Ma vorremmo arrivarci senza attraversare mesi di disagi". Proprio in questo periodo il battello naviga sugli itinerari che vanno verso il Po Grande e verso l’interno, sfruttando la rete dei canali. "La nostra attività si basa sulla programmazione – riprende il comandante della Nena –, dobbiamo sapere per tempo quando possiamo navigare e dove possiamo navigare. Altrimenti non siamo in grado di accogliere i turisti, servono date, anche con un forte anticipo". Già in passato, quando sono stati fatti lavori sul Boicelli, il cantiere è stato programmato facendo combaciare entrambe le esigenze. "Certo – riprende –, in quel caso si parlava di un periodo ben più breve, qui siamo davanti ad un’opera che richiede tre anni. Non sono pochi".

Sobbe non ha dubbi: "I disagi non possono non esserci, mettendoci attorno ad un tavolo come abbiamo fatto finora possono essere molto ridotti". Il rischio è che la Nena venga fermata per un certo periodo di tempo, questo nell’ipotesi peggiore. Nell’ipotesi migliore invece, appunto grazie alla collaborazione, si possono chiudere tratti, lasciarne aperti altri mentre le draghe avanzano. Più o meno la stessa campana suona sul ponte del Sebastian, il pub nella nave. Dice Ilaria Stecca: "Tra un po’ di giorni toglieremo i tavolini all’esterno, quindi quando partiranno i lavori non ci dovrebbero più esserci. Anche la passerella viene tolta con l’avanzare della stagione autunnale e invernale. Contiamo che il cantiere abbia un impatto quanto mai ridotto, non dovremmo risentirne. La strada giusta resta quella percorsa fino a questo momento, cercare di far combaciare le esigenze delle attività e quelle di chi farà i lavori".

Mario Bovenzi