REDAZIONE FERRARA

Il via libera dal Senato. Medicina, c’è il primo ok: stop ai test d’ingresso

L’idea era nata a Ferrara con l’ex rettore Zauli. Ora il testo del ddl alla Camera

Il via libera dal Senato. Medicina, c’è il primo ok: stop ai test d’ingresso

Il via libera è arrivato ieri con 87 voti a favore, 40 contrari e 18 astenuti

Approvato in Senato il disegno di legge sull’accesso ai corsi di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia. Il via libera è arrivato ieri con 87 voti a favore, 40 contrari e 18 astenuti. Nel provvedimento in esame è previsto l’addio al numero chiuso, relativamente alle modalità di accesso all’università per gli aspiranti medici. Tutti gli studenti, infatti, potranno iscriversi senza dover sostenere i test d’ingresso, mentre la selezione avverrà al termine del primo semestre, attraverso una graduatoria nazionale basata sui crediti formativi acquisiti e il superamento di esami specifici. Ora il testo passa alla Camera. Un’idea, come si ricorderà, nata proprio a Ferrara, grazie all’ex rettore Giorgio Zauli. "Ferrara – commentò il sindaco Fabbri alcune settimane fa alla notizia della riforma – ha spianato la strada a un modello che ora sarà applicato a livello nazionale. Quando, da consigliere regionale, insieme all’allora rettore Zauli, abbiamo deciso di puntare sull’ampliamento dei posti a Medicina, molti ci definivano dei folli. Abbiamo sempre creduto fermamente che un test a quiz non fosse lo strumento adatto per selezionare i futuri medici".

"Segniamo una svolta attesa da tantissimi studenti e da tantissime famiglie". Così ieri su Instagram il ministro dell’Università Annamaria Bernini, dopo l’ok in prima lettura al ddl. "Aboliamo i quiz per l’accesso a Medicina e apriamo il numero chiuso in modo sostenibile e programmato – l’aggiunta –. Ragazze e ragazzi potranno iscriversi al primo semestre di Medicina, seguire corsi caratterizzanti e, al termine, utilizzare i loro crediti anche in altri percorsi di accademici. Così si riconoscono l’impegno e lo studio e non ci si affida alla casualità di un test. Un passo avanti anche per il sistema sanitario nazionale: stop al ‘turismo universitariò che spinge i nostri giovani a studiare all’estero e alla carenza dei medici in corsia".