MARIO BOVENZI
Cronaca

Il professore sotto choc: "Il migliore dei miei allievi. Io, pietrificato dal dolore"

Augusto Fuschini, 65 anni, era stato il suo insegnante di matematica e fisica alle superiori "Ero in commissione all’esame di maturità, si era diplomato con il massimo dei voti".

Augusto Fuschini, 65 anni, era stato il suo insegnante di matematica e fisica alle superiori "Ero in commissione all’esame di maturità, si era diplomato con il massimo dei voti".

Augusto Fuschini, 65 anni, era stato il suo insegnante di matematica e fisica alle superiori "Ero in commissione all’esame di maturità, si era diplomato con il massimo dei voti".

"Ogni professore, ogni insegnante ha nella sua vita scolastica uno studente che considera il migliore. E Alessandro era il migliore dei miei allievi. Io sono in lutto, provo un immenso dolore per questo barbaro assassinio. Era un ragazzo intelligente, sensibile, curioso di tutto. Perché così io considero i miei allievi, per me sono sempre ragazzi", Augusto Fuschini, 65 anni, è stato per una vita professore. Fino all’altro giorno, è andato in pensione il 10 settembre del 2024. E’ entrato di ruolo al Copernico nel 2001. Poi il Rita Levi Montalcini – allora si chiamava liceo Don Minzoni –, dove ha incontrato Alessandro.

Via Ferrozzi, San Biagio d’Argenta. Abita nella prima casa lungo la strada con la moglie, dall’altro lato l’anziana madre. Che sta assistendo. "Ha 101 anni, sono qui per lei", dice, poggiato al cancelletto di ferro. E’ quasi mezzogiorno. "Era un ragazzo speciale, leggeva già alle superiori La Fisica di Feynman. Volumi che in genere vengono studiati solo all’università, lui apprendeva senza difficoltà. Conosceva la matematica a livello avanzato. Era molto più avanti rispetto ai coetanei, faceva domande che riuscivano a mettermi in difficoltà. No, non riesco a credere che sia stato ucciso così. Provo un dolore infinito, sono pietrificato dal dolore". Fuschini insegnava al liceo di Argenta matematica e fisica. "il mio primo amore", svela. Mentre sfoglia il manuale, quel testo che faceva studiare ai suoi allievi. Un altro salto nel passato, l’esame di maturità di Alessandro. Lui era commissario interno nella commissione d’esame. "C’era lo scritto di italiano, quello di matematica. Fece l’esame benissimo, il massimo dei voti. Non ricordo l’argomento, il titolo del tema. E’ passato tanto tempo. Ma non posso dimenticare la sua bella prova, l’energia che metteva negli studi".

Augusto Fuschini è per tutti il professore. Sua madre e suo padre maestri elementari, maestra anche sua sorella. "Io sono un po’ l’eccezione della famiglia", scherza. Non solo la matematica e la fisica. "In genere – riprende – gli studenti che amano i numeri non sono portati per le materie letterarie, per la filosofia. Alessandro invece eccelleva in tutto, era dotato di un profondo eclettismo. Era meraviglioso assistere ai dialoghi tra il mio allievo e il professor Girolamo De Michele, che in quegli anni insegnava ad Argenta storia e folosofia. Era bello sentirli parlare, erano due eclettici. No, non posso credere che questo ragazzo così brillante, fiore all’occhiello della nostra scuola, non ci sia più. Spero che il buon Dio ti faccia incontrare Feynman con cui potrai parlare davanti ad una lavagna, in Paradiso". Un’ex allieva, una ragazza che in quegli anni studiava negli stessi banchi con Alessandro, ha chiamato il prof. Piangeva.