FEDERICO DI BISCEGLIE
Cronaca

Il primo Consiglio comunale. L’annuncio del sindaco:: "Assemblea nella nuova darsena, simbolo di riqualificazione"

La data cerchiata sul calendario è quella di venerdì prossimo. I lavori partiranno alle 20.30. Al centro la conferma degli eletti, l’elezione del presidente e l’annuncio della giunta.

Il primo Consiglio comunale. L’annuncio del sindaco:: "Assemblea nella  nuova darsena, simbolo di riqualificazione"

Il primo Consiglio comunale. L’annuncio del sindaco:: "Assemblea nella nuova darsena, simbolo di riqualificazione"

Faceva un caldo tremendo, a giugno di cinque anni fa. E la cappa di umidità non lasciava tregua. Saranno con ogni probabilità le costanti che caratterizzeranno anche il primo Consiglio comunale del prossimo quinquennio amministrativo. Venerdì, a partire dalle 20.30. All’ora del tramonto, quando il sole si corica idealmente sul placido scorrere del fiume. Sulla Darsena, simbolo identitario così come fu il Gad nel 2019. È lo stesso sindaco Alan Fabbri a spiegare in una nota le motivazioni di questa scelta. "Nel 2019 il luogo scelto per la prima seduta del Consiglio fu il Gad, ai piedi del Grattacielo, poiché rappresentava il punto da cui partire – così il primo cittadino –. Fu volutamente un segnale di attenzione verso un’area da strappare al degrado e da restituire alla comunità. Ora, a rappresentare l’avvio dei lavori del Consiglio, sarà la Nuova Darsena, che è il simbolo più tangibile di un importante e ampio processo di rigenerazione e riqualificazione che sta coinvolgendo tutta l’area, prima considerata periferica e ora tra i punti focali della rinascita della città, più viva, attiva e attrattiva". Il dibattutissimo progetto reso possibile dai finanziamenti del Bando Periferie è, ancora, terreno di scontro politico. L’amministrazione Fabbri, nel precedente mandato, ha fatto di tutto per scardinare la paternità alla giunta precedente. E la rimodulazione del Piano, è stata una delle parti più caratterizzanti dell’azione politico-amministrativa del quinquennio appena concluso.

L’ordine del giorno della prima seduta è per lo più scandito dalle formalità. Dalla convalida degli eletti, passando per le surroghe, il giuramento del sindaco e l’elezione della commissione elettorale. Su due punti, tuttavia, si concentrerà l’attenzione di tutti: la votazione per eleggere il nuovo presidente del Consiglio (e il suo vice, che spetta all’opposizione) e la comunicazione dell’attribuzione delle deleghe in giunta. I lavori, in questo senso, sono già piuttosto avviati. Il sindaco da giorni si sta concentrando – con non poco sforzo di equilibrio – per comporre la nuova rosa dei nove collaboratori. Le consultazioni procedono e si affastellano, tra i corridoi ancora mezzi vuoti del Comune – nella parte degli uffici di diretta collaborazione – le voci su conferme e nuovi ingressi. Sono tanti coloro che, sulla base dei risultati elettorali, avanzano richieste. Francesco Carità possiamo dire con una buona dose di certezza che sarà in Giunta. E che la civica di Fabbri – con un bagaglio di apprezzamento che supera il 30% – esprimerà più di un assessore. Sul nodo vicesindaco ancora le bocche sono cucite. Così come non si sa con precisione chi ricoprirà il ruolo di presidente dell’Aula, benché sembra che si stia facendo strada l’ipotesi della consigliera Francesca Savini. Fratelli d’Italia sicuramente avrà un peso rilevante, così come lo avrà la Lega con il binomio Lodi-Coletti. Forza Italia sarà ragionevolmente riconfermata con la presenza dell’assessore al Bilancio, Matteo Fornasini. Mentre è sempre più remota l’ipotesi che possano avere un ruolo partiti e liste che non hanno raggiunto il quorum. E ci riferiamo in particolare a Ferrara al Centro, capeggiata dall’assessore uscente Andrea Maggi e all’Udc. Per loro la probabilità di avere un incarico, è piuttosto debole.