REDAZIONE FERRARA

Il piano racconta. Rachmaninov e Schumann

Musica al Ridotto, ultimo appuntamento dell’anno. Protagonisti Nicolò Fanti e il suo recital sui tasti. .

Nicolò Fanti, medico e pianista tra i migliori ‘prodotti’ del Frescobaldi

Nicolò Fanti, medico e pianista tra i migliori ‘prodotti’ del Frescobaldi

Ferrara Musica al Ridotto conclude la programmazione 2024 stamattina alle 10.30 con il recital pianistico di Nicolò Fanti. Tra i migliori allievi espressi dal Conservatorio Frescobaldi, ha concluso il suo ciclo di studi con il compianto Luigi Di Ilio. Laureato in medicina, divide la propria attività tra la professione di medico e il pianoforte. Il viaggio musicale progettato da Nicolò Fanti, quasi un percorso emozionale, parte da Träumerei, tra i brani più celebri e intensi di Schumann, tratto dal ciclo Kinderszenen, per proseguire con Granen (Abete rosso) op. 75 n. 5 di Sibelius: un invito a entrare in un’atmosfera rarefatta che ci prepara alla densità dei brani successivi.

Il primo dei quali è il celebre Momento musicale op. 16 n. 3 di Rachmaninov: nelle intenzioni dell’esecutore rappresenta il vero e proprio cuore pulsante del recital, un’esplosione di emozioni che parte da una malinconia sommessa per trasformarsi in un’autentica tempesta di passione. Il recital prosegue poi con la penultima composizione in programma, il Preludio n. 15 in re bemolle maggiore Op. 28 di Chopin. È uno dei più estesi e noti agli appassionati, noto anche col titolo apocrifo de ‘La goccia d’acqua’, per l’onomatopea data dal continuo risuonare in ostinato delle stesse note.

A seguire, Nicolò Fanti concluderà con la Kreisleriana op. 16, uno dei cicli pianistici più importanti del repertorio romantico, dove Robert Schumann esprime passioni accese e dolci intimità. Fu composta in un periodo di straordinaria intensità creativa, nei primi mesi del 1838, in soli quattro giorni. Ogni sezione di Kreisleriana riflette le due anime del compositore: Florestan, il lato impulsivo e passionale, ed Eusebio, il lato introspettivo e contemplativo. La scrittura pianistica è virtuosistica e ricca di contrasti, e spinge il pianista e l’ascoltatore ai limiti estremi dell’emotività. È davvero un’opera che continua a incantare e sfidare, suscitando in chiunque l’ascolti un senso di profonda meraviglia. Un concerto da non perdere, per trascorrere una domenica all’insegna dei ‘mostri sacri’ della musica colta nell’ultimo appuntamento dell’anno con l’apprezzata rassegna.