"Con il passaggio in aula di ieri mattina, il Parlamento ha riconosciuto che la mia condotta è stata legittima e che la consigliera Ilaria Baraldi ha detto delle falsità sul mio conto". Gianni Toneli, ex deputato leghista ed ex segretario del Sap, torna sulla vicenda che lo vedeva indagato, assieme ad altre sette persone, con l’accusa di diffamazione aggravata ai danni dell’esponente dem. La vicenda è legata al post di Baraldi, del settembre 2016, nel quale sosteneva: "A me impressiona e spaventa molto di più un gruppo di ultras urlanti e la polizia in tenuta antisommossa che 4 spaccini in bicicletta". Di lì partì una querelle politico-mediatico-giudiziaria che, appunto, continua ad avere strascichi. "Il voto di tutti gli esponenti politici, anche della minoranza, in mio favore – spiega Tonelli – è la certificazione del fatto che io, con il post in cui pubblicavo il titolo fatto da Il Giornale, non ho commesso alcun reato e che ho agito nei limiti della continenza. Non solo: io non c’entro nulla con coloro che hanno offeso la consigliera Baraldi. Da me certo non sono arrivate offese, benché lei mi abbia ingiustamente accusato".
Cronaca"Il Parlamento mi dà ragione, non ho offeso la Baraldi"