REDAZIONE FERRARA

Il Panathlon premia il fair play. Sport e solidarietà a braccetto

La presidente Luciana Pareschi e Giovanna Galeotti hanno consegnato i riconoscimenti

La presidente Luciana Pareschi e Giovanna Galeotti hanno consegnato i riconoscimenti

La presidente Luciana Pareschi e Giovanna Galeotti hanno consegnato i riconoscimenti

Tenuti segreti fino all’ultimo, i vincitori dei Premi Fair Play “Valentino Galeotti” 2024 hanno finalmente un volto: l’altra sera, nella splendida cornice di Palazzo Roverella, il Panathlon Club Ferrara ha avuto infatti modo di consegnare i riconoscimenti della sesta edizione del premio dedicato. La presidente Luciana Boschetti Pareschi ha ricordato come uno dei compiti dei Panathlon Club sia quello di promuovere sul territorio il concetto di Fair Play. Le categorie per le quali sono istituiti i premi sono 4: il gesto, il gesto under 20, alla carriera e per la promozione. A presentare la serata, Mirko Rimessi. Si comincia così con Rita Minarelli, tesoriere del Club, che introduce il primo premio assegnato per il gesto a Emanuele Lambertini, schermidore che si è prestato a spalare il fango per le vie di Bologna, in rappresentanza di tutti gli “Angeli del Fango”. A introdurre il premio per la promozione sono il vicepresidente Massimiliano Bristot e il consigliere Moreno Po, che spiegano come a meritarlo sia Fondazione Estense “per aver messo in rete le associazioni sportive del territorio col progetto Alleanza Digitale”. A ritirare il presidente Riccardo Maiarelli e il segretario generale Marianna Pellegrini, La consegna del premio per una carriera all’insegna del Fair Play viene affidata al consigliere Anna Maria Ballarini, che presenta Davide Frattini, “per una vita all’insegna dello sport etico e la creazione di una manifestazione, il Trofeo della Solidarietà, che ha raccolto e distribuito fondi a tantissime realtà del territorio". L’ultimo riconoscimento è ancora meritato per il gesto, come spiega la vicepresidente Angela Travagli, e va al 4 di coppia di canottaggio, guidato dal ferrarese Luca Rambaldi, che ha dedicato la medaglia di Parigi all’amico Filippo Mondelli, venuto a mancare, e ad ottobre l’hanno consegnata alla sua famiglia, tenendo fede all’impegno preso.