Mai come quest’anno la corsa al regalo è partita così in anticipo. Complici gli sconti, soprattutto quelli del Black Friday. Molte famiglie ne hanno approfittato, tanti giovani si sono messi in coda. E c’è chi ha comprato, per sé ma anche per fare un dono. Luci delle luminarie accese, l’otto dicembre brillerà in piazza anche l’albero per la festa dell’Immacolata, data che per tradizione segna l’inizio delle feste. Ma a cosa mettere sotto l’albero qualcuno – più d’uno – ci ha già pensato a fine novembre, approfittando della raffica di sconti che il web e alcuni negozi hanno messo nel piatto.
"Sì – spiega Marco Amelio, presidente di Ascom Confcommercio – c’è chi ha approfittato di queste offerte. Ma si tratta di una fetta rispetto alla torta che contiamo arrivi nei prossimi giorni, mi riferisco a chi varcherà la porta del negozio per fare acquisti, per comprare e comprarsi un dono". L’associazione di categoria guarda a questo Natale – periodo clou dell’anno per il mondo del commercio soprattutto dopo l’andamento altalenante dei saldi – con "cauto ottimismo". "Dobbiamo essere fiduciosi, la caratteristica prima di chi fa impresa", prosegue Amelio. Tutti si augurano che sia un trend con il più davanti, anche se quegli acquisti così anticipati qualche dubbio lo mettono. E non solo la corsa al dono digitale. "É una percentuale non alta su tutto l’universo – ribadisce Amelio –. Il vero punto interrogativo è rappresentato dal potere d’acquisto della famiglie che è eroso, consumato da affitti, tasse, bollette. Ma staremo a vedere, con l’augurio che sia un buon Natale anche per i commercianti, un ventata d’ossigeno". Le idee e i progetti per rilanciare il volume d’affari in questo periodo verso il quale l’economia nutre forti aspettative ci sono. Tra questi progetti figura la campagna nazionale ‘Compra sotto casa’ di Confcommercio che verrà declinata con proposte in questa provincia, in città. La campagna punta a incentivare lo shopping nei negozi di prossimità. "Incoraggiano le relazioni sociali, illuminano animi e strade, sostengono la sicurezza". "Il commercio offre un servizio, vendiamo esperienza, si tratta di un valore economico importante. E non solo. Un negozio aperto è comunità, fa famiglia. A volte purtroppo solo quando si spegne una vetrina ci accorgiamo di quello che si è perso. Facciamo in modo che ciò non avvenga, che le vetrina restino illuminate". E’ ancora presto, mancano diversi giorni al Natale ma anche Alessandro Osti, direttore Confesercenti, analizza il quadro, studia i primi segnali. A partire dalla corsa anticipata a novembre sull’onda dei prezzi tagliati. "Certo tanti ne hanno approfittato e magari hanno scelto cosa regalare e fatto acquisti proprio in quella circostanza. Poi dobbiamo vedere quelli che sono gli effetti. Non credo che gli acquisti fatti sul web in quei giorni vadano ad incidere sul volume di vendite dei negozi, che hanno molte aspettative per quel periodo. Il Natale è un momento che definirei apicale per il commercio, per i negozianti, alla fine condiziona un anno intero". Troppo presto anche per individuare quali articoli saranno più gettonati. Anche se alcune indicazioni Confesercenti riesce già a darle. "Ormai ci si orienta verso prodotti che siano utili. Così dovrebbero andare bene i telefonini, i capi di abbigliamento ricercati magari da chi vuole sostituire i ‘vecchi’ vestiti, i generi alimentari". Con gli intramontabili, i giocattoli. Anche perché, fino a prova contraria, il Natale è ancora la festa dei bambini.
Mario Bovenzi