MARIO BOVENZI
Cronaca

Il maxi piano contro il granchio blu: "Ultima speranza per i pescatori"

Domani a Roma il progetto per fermare l’alieno. In sala Lollobrigida, Fratin, il commissario e il sindaco di Goro

Domani a Roma il progetto per fermare l’alieno. In sala Lollobrigida, Fratin, il commissario e il sindaco di Goro

Domani a Roma il progetto per fermare l’alieno. In sala Lollobrigida, Fratin, il commissario e il sindaco di Goro

Ci siamo, quasi. Ancora poche ore e si alzerà il sipario sul maxi piano che il governo ha preparato per affrontare l’emergenza che ha messo in ginocchio la pesca delle vongole e, con la distesa di gusci vuoti, cimitero sotto il mare, un intero paese. Goro, 2500 persone senza più lavoro, in fuga dalla pesca e dalle cooperative per cercare, se possibile, un futuro in campagna e nei bar degli stabilimenti balneari. Un settore che da primo in Europa è diventato una cenerentola. Il crollo delle vongole, solo un anno, è stato di 3mila tonnellate, miniera d’oro esaurita. In discarica 800 tonnellate di granchio blu solo quest’anno.

Poche ore e i pescatori sapranno. Appuntamento con la speranza domani, alle 9, nella Sala Cavour del Ministero, via XX Settembre 20. Ci saranno il ministro Francesco Lollobrigida, il collega Gilberto Pichetto Fratin e il commissario straordinario Enrico Caterino. Oggetto, presentazione del piano d’intervento contro quello che a Goro e Comacchio, l’altro paese che ha pagato a caro prezzo l’invasione aliena, chiamano ormai da mesi – primavera 2023, l’alluvione portò fango e granchiolini – il ’mostro’. Ci sarà anche Maria Bugnoli, sindaco di Goro, un po’ la bandiera di questi pescatori che non hanno più un orizzonte, lei stessa pescatrice per una vita. In prima fila ai tavoli a chiedere aiuto contro l’emergenza, in prima fila allo stadio Cavallari di Porto Tolle quando – striscioni e rabbia – un popolo si fece sentire dagli spalti, nel freddo gelido che tagliava l’aria. Il primo cittadino ha ricevuto l’invito direttamente dai due ministri e dal commissario. Sarà forse una giornata storica, dovrebbero arrivare risposte, soldi, soluzioni. Almeno si spera. "Cosa ci aspettiamo? – risponde –. Ci aspettiamo che il piano possa iniziare subito, poi i risultati sperati li vedremo con il tempo". Incrocia le dita, perché se i danni sono ormai incalcolabili, le speranze sono rimaste poche. In questi mesi i pescatori hanno provato di tutto. Recinti, teli sul fondo per fermare l’impalcabile avanzata di un’onda fatta di chele e corazze. Tanti i soldi, di Governo e Regione, finiti nel pozzo senza fondo dello stomaco dell’alieno. E’ nata anche una fabbrica per la lavorazione, l’ha fondata Fausto Gianella, anche lui pescatore, consigliere regionale di Fratelli d’Italia. Anche lui con il pensiero a Roma, perché dal tavolo esca un rimedio. Da Turchia e Tunisia si sono fatti avanti imprenditori, da quelle parti è una miniera d’oro. Qualche cuoco, più d’uno, ha messo il crostaceo in padella, per prepararlo in tutte le salse. Non è bastato. "Ogni mattina, quando andiamo a pescare i granchi, ne troviamo sempre di più. Sembrano non finire mai". Le vongole, quelle sì sono ormai finite, costano 26 euro al chilo. Domani viene presentato il frutto di tutti gli incontri con il commissario, soluzioni, finanziamenti. "Serve un’arma, che non sia spuntata".