MARIO BOVENZI
Cronaca

Il killer dei mari Allarme granchio blu "Sta risalendo il Po, impossibile fermarlo"

Sul grande fiume avvistato a Pontelagoscuro alle porte di Ferrara. A Berra ne sono stati pescati oltre 10 chili, segnalazioni a Bondeno. I ricercatori: "Colonizza il territorio e ha un solo nemico, il freddo".

Il killer dei mari  Allarme granchio blu   "Sta risalendo il Po,  impossibile fermarlo"

Il killer dei mari Allarme granchio blu "Sta risalendo il Po, impossibile fermarlo"

di Mario Bovenzi

È stato avvistato a Pontelagoscuro, nel grande fiume. Tra il 25 e il 30 luglio, ne sono stati pescati una decina di chili a Berra, nei secchi chele e ’corazze’. Segnalazioni sono arrivate da Bondeno, ancora lungo il Po, e nei canali della bonifica. Non si ferma la marcia del granchio blu che dal mare – la sacca di Goro e la costa di Comacchio – ha percorso un bel po’ di chilometri fino ad arrivare alle porte di Ferrara. Un’invasione, quella del killer delle vongole, che preoccupa ed è tenuta sotto costante osservazione da uno staff di ricercatori universitari – tra questi, Elena Tamburini e Mattia Lanzoni – e Edoardo Turolla, biologo del parco del Delta del Po. Rilievi nelle acque e provette dove sono conservate le chele, allineate sui tavoli dei laboratori per capire come cambia il ’carattere’ di questo crostaceo che si trova così lontano da casa, la costa americana da dove è partito – clandestino – nascosto nell’acqua di sentina delle navi. "Dall’America all’Italia, il granchio blu pare abbia modificato carattere. Stiamo notando aspetti inediti nel comportamento del crostaceo, tra questi i grandi spostamenti che riesce a compiere. In genere non si muove tanto. Invece, sta letteralmente colonizzando il territorio con ’migrazioni’ anche di un centinaio di chilometri", spiega Mattia Lanzoni, ricercatore Unife. Che in una manciata di mesi, sull’onda della nuova emergenza, è passato dallo studio del lupo di pianura – ci sono da anni branchi ad Argenta e nel Mezzano – a tracciare l’identikit dell’ultimo arrivato tra le specie aliene che stanno facendo scorpacciate di cozze, vongole e ostriche nella sacca di Goro e a Comacchio. "Abbiamo prove scientifiche – riprende il ricercatore – della sua risalita fino a Pontelagoscuro, frazione di Ferrara che si affaccia sul Po. Altri avvistamenti, anche questi comprovati, sono avvenuti a Berra e Serravalle. Ci sono poi segnalazioni attendibili da Bondeno". Una marcia inarrestabile alla ricerca di cibo, da un territorio che rappresenta un paradiso ideale di caccia tra bassi fondali e cibo a go-go fino ai canali, per ’saltare’ poi nel Po. L’Italia che ha trovato davanti alle sue chele deve sembrargli il paese di Bengodi. Lo catturano a tonnellate i pescatori; viene esportato – è un po’ il suo un ritorno a casa, nell’originale formato di un sacchetto di polpa – nei ristoranti della terra d’origine, l’America. Proprio qualche giorno fa, nella sede del consorzio pescatori di Goro, il ministro Francesco Lollobrigida ha invitato a metterlo a tavola, fumante nel piatto, suggerendo anche una ricetta. Ma pare che per ora a vincere la battaglia sia lui, che conquista veloce sulle zampette terreno. Si sta avvicinando l’autunno, verrà il freddo. Forse il solo nemico naturale di questo crostaceo che qui non ha predatori o, se li ha quando è piccolo, in via d’estinzione come le anguille. "La sua attività rallenta, il metabolismo frena. Ma ormai a causa del clima folle ci troviamo davanti a inverni sempre più miti. Staremo a vedere che farà il granchio blu", dice Lanzoni. Per il momento, un po’ come quel film, intoccabile.