REDAZIONE FERRARA

"Il gruppo di Maggi invita Vannacci, come fanno i moderati a essere d’accordo?"

A metà fra la critica e l’appello al (non) voto. Il libro del generale Vannacci, presenta...

"Il gruppo di Maggi invita Vannacci, come fanno  i moderati a essere d’accordo?"

"Il gruppo di Maggi invita Vannacci, come fanno i moderati a essere d’accordo?"

A metà fra la critica e l’appello al (non) voto. Il libro del generale Vannacci, presentato domenica scorsa all’Astra, diventa un caso politico anche a Ferrara. O meglio non sono i contenuti del libro – ormai arcinoti – a essere al centro della querelle, bensì l’associazione che ha organizzato la presentazione: Ferrara Cambia. A entrare nel dibattito, facendo un appello alla "destra moderata" è il segretario comunale dem, Alessandro Talmelli. "Sono a favore della libertà di espressione – premette – ma i contenuti del libro di Vannacci sono offensivi per le minoranze. E non è accettabile che la frattura tra conservatori e progressisti si consumi sulla pelle di queste persone. È questa l’idea di città che vuole Ferrara Cambia?". La domanda è sospesa, in attesa del giudizio dell’elettorato. L’orizzonte è la primavera prossima. " Ferrara Cambia – scrive Talmelli

– si definisce forza civica moderata. Come può condividere i contenuti di quel libro? Con questa iniziativa ha già deciso da che parte stare nonostante molti dei suoi sostenitori delusi dall’operato della maggioranza vorrebbero distinguersi recuperando la propria natura civica?". Gli interrogativi sono politici ma l’obiettivo è più ’sottile’: catalizzare verso il Pd l’elettorato moderato. "Fossi un elettore di Ferrara Cambia e dovessi pensare se rivotarla alle amministrative del 2024 – chiude - avrei qualche fondato scrupolo di coscienza".

f. d. b.