FEDERICO DI BISCEGLIE
Cronaca

Il dibattito in aula: "Pressing sul governo per assumere personale"

L’opposizione si sofferma sulle politiche nazionali e la mancanza di risorse "Serve una legge che consenta la fusione definitiva delle due aziende".

La seduta di ieri pomeriggio nell’aula del Consiglio comunale con la direttrice generale dell’Ausl

La seduta di ieri pomeriggio nell’aula del Consiglio comunale con la direttrice generale dell’Ausl

C’è un piccolo ritardo nell’avvio dei lavori, poi si arriva alla discussione sui contenuti. La relazione della neo direttrice generale dell’azienda Usl e di Cona, Nicoletta Natalini mette sostanzialmente d’accordo tutti. Con qualche distinguo. Il dibattito si anima con l’intervento della consigliera Pd, Sara Conforti. "Sulla politica del personale – scandisce – abbiamo ricevuto alcune segnalazioni da parte degli operatori che, in passato, lamentavano poco coinvolgimento nei processi decisionali. Il nostro auspicio, dunque, è che su questo tema ci sia il massimo dell’attenzione". Anche il capogruppo dem, Massimo Buriani, torna sul punto. "La sanità ferrarese – rimarca – sconta criticità storiche ma, a dispetto di alcune ricostruzioni poco corrette, il Pd ha sempre creduto nell’unificazione delle due aziende. Tant’è che il tema venne inserito nei nostri programmi elettorali oltre 15 anni fa: adesso serve la legge nazionale che consenta il passaggio definitivo". "Natalini – dice ancora Buriani – ha elencato una serie di obiettivi di mandato sui quali siamo sostanzialmente concordi. Tuttavia, crediamo che occorra una verifica sulla progressione degli stessi. Per cui, riteniamo prioritario che vengano tradotti in indici a disposizione del Consiglio, affinché si possa esercitare il ruolo di controllo sulle progressioni". In ordine agli organici, prosegue, è presto detto: "La mancanza di risorse che abbiamo più volte denunciato e che deriva da una scelta politica nazionale – chiude – si traduce nella sostanziale incapacità, da parte delle due aziende, di poter assumere nuovo personale". Ed è questo anche il leitmotiv alla base delle considerazioni del collega dem, Davide Nanni. "Occorre un maggiore impegno della politica locale – è la sollecitazione – affinché faccia pressing su quella nazionale per avere finalmente la legge che consenta la fusione delle aziende. Parallelamente, occorre eliminare il tetto alle assunzioni".

Infine, l’auspicio finalizzato a rafforzare la capillarità dei presidi sanitari sul territorio comunale. "L’amministrazione – chiosa il dem – ha investito tantissime risorse, circa venti milioni di euro, per recuperare molti degli immobili abbandonati nelle frazioni fra cui alcuni ex istituti scolastici. Ebbene, noi crediamo che sia prioritario utilizzare queste sedi come presidi territoriali, per rendere sempre più diffusa la medicina sul territorio e per rafforzare anche nei fatti le reti della medicina di gruppo". La risposta di Natalini, nel corso del dibattito, è abbastanza articolata e si concentra in particolare sul piano assunzionale. "Il tetto di spesa dedicato alle assunzioni per entrambe le aziende sanitarie – scandisce – viene stabilito per legge. Entro quel range, la direzione generale procede a stilare i piani di assunzione in ossequio alle necessità. Fra le nostre priorità, c’è senz’altro l’assunzione del personale medico. Poi, è in capo alla direzione generale la decisione su quali voci investire o disinvestire".

Federico Di Bisceglie