FRANCESCO FRANCHELLA
Cronaca

Il Cinquecento a Ferrara. Scatta la menzione 2024:: "Miglior mostra d’arte"

La classifica della rivista ’Finestre sull’Arte’ premia la rassegna allestita ai Diamanti. Di Natale: "Si ripaga lo sforzo già premiato dai prestiti di Cracovia, Dresda e Louvre".

La classifica della rivista ’Finestre sull’Arte’ premia la rassegna allestita ai Diamanti. Di Natale: "Si ripaga lo sforzo già premiato dai prestiti di Cracovia, Dresda e Louvre".

La classifica della rivista ’Finestre sull’Arte’ premia la rassegna allestita ai Diamanti. Di Natale: "Si ripaga lo sforzo già premiato dai prestiti di Cracovia, Dresda e Louvre".

È considerata una tradizione. Da qualche anno a questa parte, Finestre sull’Arte (una delle più importanti riviste online di arte antica e contemporanea), il 31 dicembre, pubblica la classifica delle migliori mostre d’arte italiane. È successo anche per il 2024, anno ricco di esposizioni spettacolari, dedicate al Guercino, al Barocci, ai Preraffaelliti, a Jean Tinguely…insomma, a nomi altisonanti, a correnti in grado di destare curiosità, con allestimenti in centri culturali di primo rilievo. Il riferimento non è solo alle grandi città, ormai prese d’assalto dal turismo, ma anche a città, per così dire, di media grandezza, come Arezzo e, appunto, Ferrara.

Finestre sull’Arte ha infatti deciso di premiare la mostra ‘Il Cinquecento a Ferrara. Mazzolino, Ortolano, Garofalo, Dosso’, non inserendola nella classifica principale, ma conferendole, comunque, una prestigiosa menzione speciale. Inaugurata il 12 ottobre 2024 e programmata fino al prossimo 16 febbraio, l’importante rassegna è curata da Vittorio Sgarbi e da Michele Danieli ed è allestita, ovviamente, a Palazzo dei Diamanti. Fa parte di un progetto a più tappe, che vede al centro Ferrara, sulle orme dell’Officina Ferrarese di Roberto Longhi, e che è iniziato nel 2023, con l’esposizione ‘Rinascimento a Ferrara. Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa’ (la mostra ottenne il terzo posto nella classifica 2023, oltre che la medaglia del Quirinale).

Come detto, la classifica è uscita anche per il 2024, anno in cui la redazione di Finestre sull’Arte ha deciso di coinvolgere una giuria di qualità, composta da 100 addetti ai lavori. La rivista ha sottoposto ai giurati 40 mostre. Ogni giurato ha dato un voto alla mostra visitata, da 1 a 10. Quindi, per ripararsi dai "voti istintivi, per ogni mostra sono stati scartati il voto più alto e quello più basso – spiega la redazione – e alla fine è stata calcolata una media aritmetica, moltiplicata per un coefficiente assegnato sulla base del numero di voti ricevuti, per garantire un piccolo vantaggio alle mostre più visitate dagli esperti", ma senza penalizzare troppo le mostre meno visitate.

Il risultato? La prima classificata (e c’era da aspettarselo) è stata la mostra dedicata a Federico Barocci a Urbino. La seconda è stata quella dedicata ai Preraffaelliti, a Forlì. In ogni caso, tutte le prime 16 hanno superato la media del 7, ivi compresa ‘Il Cinquecento a Ferrara’, classificatasi 12esima, dietro a ‘Rinascimento a Brescia’. E quindi? Quindi la redazione di Finestre sull’Arte ha comunque deciso di premiare l’esposizione ferrarese con una menzione speciale, assegnata unicamente dalla redazione della testata, giudicandola come "miglior mostra d’arte antica o moderna del 2024 in Italia". Insomma, fuori dalle prime 10 scelte dalla giuria, ma comunque giudicata, dalla testata, la migliore in assoluto.

"La soddisfazione è tanta – commenta Pietro Di Natale, direttore di Ferrara Arte –. Devo dire che l’avevo già intuito, leggendo la recensione della mostra scritta da Federico Giannini, direttore di Finestre sull’Arte, una delle più autorevoli e interessanti riviste del settore. Giannini ha dimostrato di apprezzare questo percorso, pensato per coinvolgere il pubblico. Si ripaga così lo sforzo, già premiato dai prestiti di Cracovia, Washington, Dresda, Louvre ecc., che dimostrano il valore del progetto".