Il Cinquecento a Ferrara. Al via l’allestimento della mostra ai Diamanti

La rassegna, che apre al pubblico il prossimo 12 ottobre, costituisce la naturale prosecuzione di quella su Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa.

Il Cinquecento a Ferrara. Al via l’allestimento della mostra ai Diamanti

La rassegna, che apre al pubblico il prossimo 12 ottobre, costituisce la naturale prosecuzione di quella su Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa.

Ha preso il via in questi giorni l’allestimento alla nuova mostra di Palazzo dei Diamanti, Il Cinquecento a Ferrara. Mazzolino, Ortolano, Garofalo, Dosso, che apre al pubblico il prossimo 12 ottobre. La rassegna costituisce la seconda tappa di una più ampia e ambiziosa indagine del tessuto culturale e artistico intitolata Rinascimento a Ferrara 1471-1598: da Borso ad Alfonso II d’Este, vale a dire la stagione compresa tra l’elevazione della città a ducato e il suo passaggio dalla dinastia estense al diretto controllo dello Stato Pontificio.

Naturale prosecuzione di Rinascimento a Ferrara. Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa (Palazzo dei Diamanti, 18 febbraio – 19 giugno 2023), l’esposizione ripercorre le vicende artistiche del primo Cinquecento a Ferrara, dagli anni del passaggio di consegne da Ercole I d’Este al figlio Alfonso I (1505) fino alla morte di quest’ultimo (1534), committente raffinato e di grandi ambizioni, capace di rinnovare gli spazi privati della corte come quelli pubblici della città.

La scomparsa della generazione di Cosmè Tura, Francesco del Cossa ed Ercole de’ Roberti aveva lasciato Ferrara alle prese con la difficile sfida di un ricambio di alto livello. Nel 1496 la scelta di ingaggiare Boccaccio Boccaccino indica la volontà di adottare un linguaggio più moderno, addolcito e morbido. All’inizio del nuovo secolo si sviluppa così una nuova scuola, meno endemica e più aperta agli scambi con altri centri, che ha come protagonisti Ludovico Mazzolino, Giovanni Battista Benvenuti detto Ortolano, Benvenuto Tisi detto Garofalo e Giovanni Luteri detto Dosso. Mentre Garofalo e Dosso sono noti al pubblico, e il loro percorso è stato approfondito in maniera organica in diverse occasioni espositive, per Mazzolino e Ortolano si tratta di un debutto assoluto, e quanto mai necessario per illustrare compiutamente e comprendere meglio il variegato panorama della pittura ferrarese dei primi decenni del XVI secolo. Il Cinquecento a Ferrara è a cura di Vittorio Sgarbi e Michele Danieli con la direzione di Pietro Di Natale ed è organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dal Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara con il contributo della Regione Emilia-Romagna, il patrocinio del Ministero della Cultura in collaborazione con la Direzione Generale Musei del Ministero della Cultura e con il sostegno della Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Ministero della Cultura. La mostra sarà aperta al pubblico dal 12 ottobre 2024 al 16 febbraio 2025. Informazioni e prenotazioni: tel. 0532 244949, mail diamanti@comune.fe.it, www.palazzodiamanti.it.

re. fe.