CENTO
Il cimitero di Cento è entrato a far parte dell’elenco dei riconosciuti monumentali e storici da parte della Regione. Un passaggio sottolineato anche dal contributo dato dall’ente a Cmv, di 7.600 euro a fronte di una spesa ammissibile di 10mila euro per la realizzazione del progetto di ‘Promozione digitale del cimitero: un nuovo museo all’aria aperta per Cento’. Con la messa a punto del progetto, ci saranno dunque mappe interattive che permetteranno di conoscere le biografie di alcune delle personalità sepolte e quindi conoscere la storia della città anche passando da personaggi illustri a racconti di vita comune, anche attraverso la lettura di "cippi interattivi" in grado di raccontare la storia biografica singola o aggregate dei defunti sepolti in quel luogo. Questo sarà possibile solo grazie alla digitalizzazione integrata che valorizzeranno il cimitero dal punto di vista storico, guiderà i visitatori culturali in questo luogo dov’è possibile anche toccare con mano l’evoluzione per più di un secolo del gusto e dei costumi dei diversi ceti sociali.
Verrà dunque realizzato un atlante web con all’interno anche documenti che siano fruibili e di interesse anche agli studiosi e con contenuti audio-visivi, il censimento delle sepolture e gli alberi genealogici. Questo porterà a rendere possibile anche l’analisi antropologica e a pensare a cippi interattivi o strumenti come App, in grado di raccontare la storia del singolo personaggio illustre o di realtà storico-culturali complesse. Una sorta di audioguida personalizzata, interattiva e multimediale per gli smartphone, fruibile anche in più lingue straniere e che diano indicazioni anche alle persone con disabilità. Poi video e podcast anche per descrivere la struttura architettonica e le opere d’arte. Un cimitero di Cento che ha dunque tanto da raccontare, dalla sua realizzazione nel 1840 nei terreni che erano dei frati cappuccini, costretti a lasciare la città dalle soppressioni napoleoniche, la cappella cimiteriale, disegnata in sobrio stile neoclassico e tra le sepolture illustri, quelle del pittore Aroldo Bonzagni, della scrittrice Maria Majocchi e del tenore Giuseppe Borgatti. "Continuiamo il percorso avviato per il riconoscimento dei cimiteri significativi quali elementi del patrimonio culturale regionale da salvaguardare e valorizzare - spiega l’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori -. Vogliamo sostenere i progetti di restauro e di conservazione, oltre che ampliare la fruizione di questa parte del patrimonio culturale regionale che va oltre la memoria".
Laura Guerra