Si è aperto ieri in tribunale il primo dei due filoni giudiziari nei quali si è diviso il caso Cidas. A comparire in aula nella prima udienza dibattimentale è stata la parte che riguarda il presidente della cooperativa, Daniele Bertarelli. Il dirigente è imputato di induzione indebita a dare o promettere utilità insieme all’assessore (all’epoca dei fatti vicesindaco) Nicola Lodi, il quale ha però scelto il rito alternativo. La vicenda, lo ricordiamo, ruota attorno alle presunte pressioni che Lodi avrebbe compiuto sul coimputato Bertarelli affinché quest’ultimo prendesse provvedimenti disciplinari nei confronti di un dipendente Cidas – Daniel Servelli, parte civile nel processo –, reo di aver scritto sui social frasi offensive contro l’assessore (diffamazione per cui Servelli è stato condannato a pagare una multa). A seguito di queste frasi – secondo quanto ricostruito dalla procura – Lodi, con "abuso delle propria qualità di vicesindaco", avrebbe prospettato un efficace potere di ingerenza e di compromissione dei rapporti tra Comune e Cidas (legata all’amministrazione da contratti di appalto per oltre un milione e seicentomila euro), procurando a Bertarelli la percezione di poter subire conseguenze sfavorevoli in caso di inottemperanza. Un quadro che, secondo il pubblico ministero Ciro Alberto Savino, avrebbe indotto Bertarelli a promettere "indebitamente" una pronta reazione contro Servelli.
Nel corso dell’udienza preliminare celebrata in aprile, i due imputati avevano scelto strade processuali diverse. Lodi ha optato per il rito abbreviato, la cui udienza è fissata per il 29 ottobre. Bertarelli invece ha scelto il rito ordinario con prima udienza fissata per ieri mattina davanti al collegio giudicante (presidente Piera Tassoni, a latere Sandra Lepore e Giovanni Solinas). L’appuntamento di ieri è stato di breve durata, giusto il tempo di valutare le liste testi e di ammettere le prove. Il caso è stato poi aggiornato al 5 marzo per ascoltare le prime testimonianze. In quella data a parlare saranno lo stesso Servelli, per il quale è stata ammessa anche dal collegio la costituzione a parte civile, e la sua compagna. "Siamo contenti che, nonostante l’eccezione della difesa, la nostra costituzione di parte civile sia stata accolta – ha commentato a fine udienza l’avvocato Gaia Fabrizia Righi, legale di Servelli –. Siamo felici anche della possibilità di ascoltare la compagna del mio assistito riguardo al danno subito". Il collegio ha inoltre disposto che venga prodotta la sentenza di condanna per diffamazione ai danni di Lodi del dipendente Cidas.
Concluse le questioni preliminari, i giudici hanno rinviato a marzo per entrare nel vivo del processo a carico di Bertarelli, ieri assente in aula e rappresentato dall’avvocato Simone Trombetti. Fra qualche settimana invece sarà la volta di Lodi che, come anticipato, verrà processato per le stesse accuse con la formula dell’abbreviato.
Federico Malavasi