Il ’Bignami’ del sorriso: "La mia rivoluzione culturale. Il paziente di nuovo al centro"

Bortolini, professore di malattie odontostomatologiche, scrive un libro con docenti e medici "Dalla lenta masticazione ai cibi naturali, ecco piccoli e grandi segreti per una vita sana".

Il ’Bignami’ del sorriso: "La mia rivoluzione culturale. Il paziente di nuovo al centro"

Il ’Bignami’ del sorriso: "La mia rivoluzione culturale. Il paziente di nuovo al centro"

Gli studenti lo chiamano ‘Bignami’, pagine sulle quali si affannano per riuscire nelle poche ore che li separano da un esame a colmare profonde lacune, perché lì c’è tutto. A volte di più. Un Bignami del sorriso, dei denti e di quella che si può definire l’arte della masticazione è il libro scritto da Sergio Bortolini, professore associato di malattie odontostomatologiche e docente di protesi dentaria all’università di Modena e Reggio Emilia. Il luminare, alle spalle 250 pubblicazioni in Italia ed all’estero, al suo fianco una squadra di docenti e medici di Ferrara apre le porte di un mondo ben poco conosciuto. Ma cruciale. Perché ancora non tutti sanno che una masticazione lenta abbinata alla scelta di certi alimenti rappresenta una frontiera della medicina della longevità. ’Introduzione alla fisiatria orale’, il titolo. Copertina rigida verde, Magellano fine Books, al centro il profilo di una testa. Ci sono gli occhi, il naso e la bocca. Nell’altra metà, al posto del cervello, frutta e verdura, arance, banane e carote. La mente va alle fantasmagoriche costruzioni e creazioni di Arcimboldo. Un castello dove si annida in questo caso la saggezza a volte stupendamente antica così straordinariamente moderna che Bortolini ha raccolto in un volumetto da leggere tutto in una notte, scritto insieme tra gli altri dai professori dell’Università di Ferrara Maurizio Franchi, Stefano Franchi, Elisabetta Caselli, Giovanni Zuliani, i dottori ospedalieri Gianfranco Vettorello, Maura Gardinali, i dottori Raffaele Mazzucco, Alessandro Bianchi e Andrea Berzaghi. "Lo scopo di questa proposta non è un’ottusa estensione della vecchiaia, né la volontà di attrarre pazienti ortoressici ossessionati dalla paura della morte – spiega Bortolini –. Il paziente deve tornare al centro del ragionamento odontoiatrico". Tra gli obiettivi, sconfiggere il nemico oscuro della odontoiatria moderna, il demone della semplificazione e dei condoni culturali. Poche pagine ma alla fine a stare stretto è il termine Bignami, perché quel volumetto sembra una summa, un’opera prima per andare oltre, semplifichiamo noi, la cultura dell’estrazione ad oltranza, del togliere sempre e comunque un dente che appena oscilla ignorando che si tratta di un tassello di un microcosmo che è fondamento della salute, del benessere. Ed allora ecco i segreti della masticazione lenta, della postura, di certi cibi che, non sarà presunzione, però se mangiati bene alla fine – al netto della sfortuna che ci vede bene – la vita dell’allungano. Capitolo dopo capitolo emerge il valore della cura, del prendersi cura. Prima di imbracciare tenaglie, come quelle immagini antiche così ritraggono ancora il dentista. Al libro hanno dato il loro contributo anche docenti di università del Brasile, Milano, Padova, Catanzaro, del Cile.

"I denti sono come i tasti di un piano, come un interruttore di corrente – spiega ancora –. Se ne manca uno c’è un black out si ferma la musica, la melodia è stonata. La nostra bocca è fondamentale per le relazioni sociali, il coordinamento neuromuscolare, il controllo diretto della pressione del sangue". Un mondo che ancora non è stato scoperto. Cruciale il suo contributo insieme ad altri luminari del Brasile, Beirut e Dubai nello studio della saliva, studio di qualche anno fa. Contiene una proteina che rinforza il sistema immunitario, fondamentale per prevenire i tumori. Ma questa proteina si produce solo se si ha una masticazione lenta ed equilibrata, da qui la necessità di avere una bocca sana. Tra le scoperte di quello studio i meccanismi di difesa dalle malattie che si sviluppano durante i baci. Perché alla fine, volersi bene, a sé stessi, ai propri denti, alla propria salute è la prima cura.