MARIO BOVENZI
Cronaca

"Il bagnino d’inverno, una mazzata. La stagione lunga? Un’impresa"

Ordinanza stabilisce l’obbligo per gli stabilimenti. Nonnato: "Devi assumere personale privatamente"

IN PRIMA FILA Alcune giovani turiste sulle nostre spiagge

IN PRIMA FILA Alcune giovani turiste sulle nostre spiagge

"L’ordinanza varata dalla capitaneria, una disposizione a livello nazionale, rischia di essere una mazzata per chi vuole allungare la stagione al mare, la cosiddetta destagionalizzazione così non decolla di certo", Gianni Nonnato, presidente del consorzio Lido Nazioni, titolare dello Chalet del mare, commenta con amarezza l’obbligo di avere il servizio di salvataggio. "Il testo stabilisce che senza il bagnino non puoi aprire – prosegue –. Prima si procedeva mettendo la bandiera rossa, adesso le cose sono cambiate. Tra l’altro le cooperative che garantiscono il servizio di salvataggio, che mettono a disposizione i bagnini stanno per chiudere. Quindi sei obbligato ad assumere personale, a procedere privatamente se vuoi tenere in funzione lo stabilimento". Nonnato, uno dei paladini della stagione ad oltranza ("L’anno scorso abbiamo chiuso i primi giorni di novembre", racconta con un sorriso un po’ amaro pensando ai nuovi obblighi) elenca cosa deve fare il titolare di uno stabilimento per essere in regola. "Devi assumere almeno due bagnini – precisa –, perché quando uno stacca l’altro deve essere presente sulla spiaggia, serve inoltre il moscone, deve esserci il defibrillatore. Insomma, non è una procedura così immediata. Si mettono una serie di paletti alle attività che così vengono disincentivate ad andare avanti. Arrivi alla fine del mese con la tentazione di chiudere i battenti. Staremo a vedere". Sarà per molti domenica nove l’ultimo giorno di una stagione partita con ben altri auspici. Dopo un luglio tiepido ad agosto finalmente il decollo, con numeri record nei fine settimana. Poi la ’gelata’ di settembre, mese che per molti doveva essere caratterizzato dal segno più. Così non è stato. Chi crede nel mare ad oltranza è Nicola Ghedini, Cna Balneari, titolare dello stabilimento Kursal a lido di Spina. "Tiriamo di lungo fino al 31 ottobre – annuncia – i fine settimana siamo qui, pronti ad accogliere i turisti". Ghedini rilancia. "L’ultimo giorno, per meglio dire l’ultima notte della nostra stagione – precisa – sarà la festa di Halloween, un modo per salutare il nostro mare". Con un pizzico d’amarezza. "Gli stabilimenti sono aperti nonostante il tempo non sia stato proprio bello nel mese di settembre – sottolinea – e vedere invece i bar, i negozi chiusi a Spina. Uno scenario analogo ad Estensi non fa bene al morale. Si parla tanto di destagionalizzazione turistica, ma evidentemente siamo solo agli albori". E indica quello che per lui può essere l’asso vincente. "Bisogna abbinare la stagione in spiaggia con eventi, con le sagre, l’offerta per i nostri turisti deve essere ricca. Dobbiamo rilanciare i lidi, crederci noi per primi".