Ferrara, 10 aprile 2017 - "Nessuno dei carabinieri presenti ha sparato perché non c'erano le condizioni di sicurezza per poterlo fare, non c'erano le condizioni per sparare". Così spiega il procuratore di Ferrara Bruno Cherchi che esclude ci siano stati conflitti a fuoco durante la fuga di Igor alias Ezechiele dopo l'omicidio di Portomaggiore. "Nessuno ha sparato. È vero che, dopo il delitto del Mezzano, i carabinieri hanno intercettato l'auto del fuggitivo, e una volta che si è fermato (in via Spina, a Marmorta, scappando poi a piedi, ndr), nessuno dei carabinieri presenti ha sparato perché non c'erano le condizioni di sicurezza per poterlo fare".
Cherchi conferma la pericolosità di Igor alias Ezechiele, ricostruendo la sparatoria nel Mezzano, quando sabato sera l'auto delle guardie ecologiche si è accostata per controllare il Fiorino bianco: "È uscito dall'auto sparando, senza dare la minima possibilità di azione ai due agenti che non gli avevano nemmeno chiesto i documenti". Anzi, chiude Cherchi: "Ha sparato muovendosi, verso il casolare", in movimento, colpendo Marco Ravaglia tre volte (ferendolo) e due volte Valerio Verri, uccidendolo.
"Il problema adesso è solo trovarlo: ho visto che si parla di due nomi, a noi però interessa una persona fisica: quando verrà trovata, verificheremo tutto il resto", ha aggiunto Cherchi. Nel fascicolo ferrarese Igor è indicato di nazionalità russa, indagato per l'omicidio della guardia ecologica Verri: "Un atto deciso grazie a riscontri che abbiamo avuto", spiega. A Bologna la procura ha formalizzato il fermo per omicidio di Davide Fabbri, il barista di Budrio, contro la stessa persona, ma con l'altra identità emersa, Ezechiele Norbert Feher, serbo (leggi gli aggiornamenti da Bologna).
FOTO / Fiori e lacrime per Verri alla festa della polizia
Omicidio di Portomaggiore, il dolore del sindaco. Sarà proclamato il lutto cittadino
VIDEO / "Ho sentito gli spari e visto i due uomini a terra"