Ferrara, 11 aprile 2017 - Il cappellano del carcere di Ferrara, don Antonio Bentivoglio, e i catechisti della casa circondariale hanno scritto una lettera appello a Igor Vaclavic alias Norbert Feher, ricercato per gli omicidi del barista Davide Fabbri a Budrio la sera del primo aprile e della guardia ecologica volontaria Valerio Verri, sabato scorso, a Portomaggiore. Fu don Bentivoglio a battezzare il serbo nel carcere dell'Arginone con il nome di Ezechiele.
"Davanti a tanto orrore, generato dalla distruzione di vite umane nel dispiegarsi della loro quotidianità ci chiediamo di quale mistero di iniquità sia capace l`animo umano. E dalle notizie apprese dalla stampa questi avvenimenti sembra possano riguardare te, Igor. Ci sono centinaia di persone, con famiglie a casa, che ora mettono a repentaglio la loro vita e a rischio i loro affetti per fermare questo orrore, per fermare te. Ci siamo conosciuti in carcere dove abbiamo condiviso un luogo di verità e di perdono che si chiama Chiesa. Questo bene può essere negato? Evidentemente tu lo stai negando. E quindi é stato tutto inutile? Assolutamente no, perchè rimane in ogni istante la possibilità di ripresa. Noi ti chiamiamo fratello, e per sempre, e ti chiediamo di consegnarti ed evitare altre irreparabili tragedie e scontri. In nome di questa indistruttibile dignità, che nasce dal sacrificio di Cristo per ogni uomo, ti supplichiamo: costituisciti e reintegrati in una compagnia ecclesiale piena di accoglienza e di perdono. Nemmeno tu sei fatto per il male perchè Dio ti ha creato per il bene, per amare e essere amato. Il male e il dolore che hai causato alle vittime, alle loro famiglie, e a tutta la nostra popolo gente, non sarà recuperabile, ma ti scongiuriamo di riaprire la tua vita al mistero di Cristo presente nella Chiesa".
IL RITRATTO / 'Soldato impeccabile che non rideva mai'
IL SUPERTESTIMONE / 'Non si fermerà. Ho paura di trovarmelo di fronte'