Lo vedremo aggirarsi fra le bancarelle. Stringerà mani, darà disposizioni organizzative. E, soprattutto, sarà il responsabile del fine settimana più gustoso o – meglio – goloso dell’autunno ferrarese. Alfredo Orofino non è solo il ’re dello street food’ come è stato definito a più riprese in virtù della manifestazione sempre più importante in termini numerici. È anche il promotore, grazie ad Airs – Confartigianato (in collaborazione con la branca ferrarese dell’organizzazione datoriale) del festival ’Puro Cioccolato’, che porterà una decina di sfiziosissimi stand con prelibatezze dolciarie di ogni tipo – in piazza Castello – da qui a domenica. Oltre ad alcune ricette, che evidentemente non possono essere svelate, Orofino racconta sulle nostre colonne la genesi di questa rassegna.
Orofino, partiamo dall’inizio. Come nasce questa rassegna e quando?
"Puro Cioccolato è un festival che nasce lo scorso anno, sulla base di un’esigenza che ho riscontrato direttamente dagli operatori dolciari".
Gli artigiani le hanno chiesto di realizzare un evento con queste caratteristiche?
"Sì, l’obiettivo – un po’ come accade con Street Food – è quello di valorizzare le nostre eccellenze artigiane. Ma c’è una differenza tra le due rassegne".
E quale sarebbe?
"Con Street Food, abbiamo elaborato una rassegna che parte comunque da prodotti – artigianali, senz’altro – ma semilavorati. Nel caso di Puro Cioccolato, invece, si tratta di prodotti artigianali al 100%. Ed è anche questo uno degli elementi caratterizzanti di questa manifestazione, oltre a essere un punto che ci rende particolarmente orgogliosi".
Gli operatori hanno risposto in maniera positiva alla sua richiesta di essere coinvolti in questa manifestazione?
"Molto e questo ci rafforza nella convinzione che anche Puro Cioccolato possa essere una formula vincente, da esportare. Tant’è che si tratta di un tour itinerante".
Rispetto alle dimensioni di Street Food, è una rassegna più ’contenuta’.
"Per il momento sì, ma non è escluso – anzi, è auspicabile – che si possa allargare. Molto, poi, dipende anche dagli spazi che le singole città ci mettono a disposizione. Abbiamo già fatto richiesta, in alcune città grandi, di spazi all’aperto importanti".
A Ferrara siete nel ’salotto buono’ della città.
"Piazza Castello è straordinaria. Sarà un grande piacere realizzare la manifestazione in una location dalla così forte importanza storico-culturale. Devo dire che l’impegno di Confartigianato Ferrara e dell’amministrazione nel supporto al festival è stato davvero eccezionale. Un po’ come fu lo scorso anno quando organizzammo lo street food in piazza Ariostea".
Questa manifestazione quanto si potrà ’allargare’ in futuro?
"Siamo ancora in una fase iniziale, ma – ribadisco – stiamo riscontrando molto entusiasmo. Sia sul piano degli operatori artigiani cioccolatieri che la animano, sia in termini di risposta e partecipazione dal pubblico. L’abbiamo realizzata, fino a oggi, con al massimo una ventina di stand. Ma penso che si potrà arrivare anche a coinvolgere fino a una sessantina di artigiani cioccolatieri. A Ferrara, comunque, saranno presenti circa una decina di produttori cioccolatieri riconosciuti come ‘Artigiano perugino’, ‘Magna Grecia’ e ‘Dolcilandia’".
Anche Street Food, la rassegna per la quale lei è stato ’incoronato’, non è nata con queste dimensioni.
"Ma assolutamente no. Siamo partiti otto anni fa con quattordici operatori che avevano aderito alla rassegna. Oggi, siamo a poco meno di cinquecento. E siamo alla tappa numero 180 del tour".
Senta, Puro Cioccolato è un festival dedicato al contrasto alla violenza sulle donne. Perché questa scelta?
"È un’operazione di sensibilizzazione che vuole sottolineare la necessità di contrastare con ogni mezzo e, in ogni occasione, la violenza contro le donne. Il target di frequentazione del festival è quello delle famiglie, per cui abbiamo pensato che coniugare un po’ di sensibilizzazione al gusto, poteva essere una scelta giusta. Di qui la decisione di installare la simbolica scarpa rossa nei pressi degli stand".