I settant’anni del Cern. La testimonial è ferrarese: "Dal Roiti agli ultimi studi sul bosone di Higgs"

Ilaria Luise, classe 1992, nell’organizzazione per la ricerca nucleare lavora come Senior research fellow: "Nella nostra città ottima istruzione".

I settant’anni del Cern. La testimonial è ferrarese: "Dal Roiti agli ultimi studi sul bosone di Higgs"

E’ Ilaria Luise, ferrarese, classe 1992, al CERN lavora come Senior Research Fellow. Diplomata al Liceo. Roiti, laurea triennale in Fisica a Unife

E’ la testimonial dei 70 anni del Cern di Ginevra, l’organizzazione europea per la ricerca nucleare, di cui in un video ufficiale spiega l’attività. E’ Ilaria Luise, ferrarese, classe 1992, che al Cern lavora come Senior Research Fellow nel dipartimento di IT (Information and Technology), nell’ambito del progetto AtmoRep, collaborazione tra Cern, l’Ecmwf (European center for medium weather forecast) e il Supercomputer di Jülich in Germania. Diplomata al liceo scientifico Roiti, laurea triennale in Fisica a Unife, laurea magistrale con doppio titolo Italia-Francia in Fisica tra Unife e Paris Sud, dottorato di ricerca alla Sorbonne lavorando sull’esperimento Atlas del Cern - con una tesi sull’osservazione del decadimento del bosone di Higgs in due quark-b -, primo post-doc a Stony-Brook University, New York, dal febbraio del 2023 è al Cern.

Testimonial dei 70 anni del Cern, che effetto le fa?

"E’ stato un onore poter far conoscere al maggior numero di persone possibili quello che facciamo, che va molto oltre i progetti di fisica delle particelle, ma conta anche numerosi progetti che usano le conoscenze Cern per avanzare la ricerca in altri ambiti, dalle scienze climatiche alla medicina".

Due parole sul progetto di cui si sta occupando, AtmoRep.

"Abbiamo creato un nuovo tipo di modello per la dinamica dell’atmosfera interamente basato sull’intelligenza artificiale da usare per moltissime applicazioni, ad esempio per previsioni meteorologiche, proiezioni climatiche o per previsioni energetiche delle rinnovabili".

Istruzione in Italia, nella fattispecie a Ferrara. Un giudizio.

"Molto positivo. Il rapporto tra numero di studenti per docente è molto vantaggioso e questo fa si che i professori siano sempre disponibili. Il doppio titolo con Parigi poi mi ha permesso di continuare la formazione in uno dei migliori Master d’Europa, una grande opportunità".

C’è sviluppo imprenditoriale, economico, umano, senza scienza?

"La scienza è in tutti gli ambiti della nostra vita, anche dove non pensiamo esista. Ricerca, sviluppo e innovazione sono fondamentali per migliorare la qualità della vita delle persone. Oggi ancora di più sono strumenti chiave per adattarci e mitigare il cambiamento climatico in atto".

Cervelli in fuga. Le piacerebbe tornare in Italia?

"Non si può certo negare che salari bassi e poche opportunità lavorative siano un freno. Certo, mi piacerebbe rientrare, ma a determinate condizioni. Gli investimenti degli ultimi anni nella data valley e il nuovo tecnopolo a Bologna sono effettivamente accattivanti in termini di opportunità lavorative per giovani ricercatori che vogliono rientrare".

c. g.