MARIO TOSATTI
Cronaca

I Radicali all’Arginone: "Ancora troppi detenuti. Tanti i casi psichiatrici"

La delegazione ha elencato le criticità riscontrate tra le mura del carcere "Manca il personale penitenziario in una struttura non facile da gestire".

Gli esponenti del Partito Radicale Maura Benvenuti e Vito Laruccia dopo la visita all’Arginone

Gli esponenti del Partito Radicale Maura Benvenuti e Vito Laruccia dopo la visita all’Arginone

"All’Arginone a si registrano sovraffollamento e carenza di personale penitenziario". È la fotografia di quanto emerso dal report di una delegazione del Partito Radicale, autorizzata dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, che si è recata ieri mattina in visita alla casa circondariale estense. A varcare i cancelli del carcere sono stati due membri del consiglio generale del partito, la ferrarese Maura Benvenuti, nella sua veste di capo delegazione, e Vito Laruccia di Crevalcore (Bologna). Una visita in continuità con le iniziative dei radicali i quali, dopo la campagna ‘Estate in carcere’, anche per il periodo natalizio si sono mobilitati per le visite in diversi istituti penitenziari italiani, tra cui anche quello di Ferrara.

La delegazione ha trascorso due ore all’interno della casa circondariale, visitando complessivamente tre sezioni. In particolare la visita ha riguardato i detenuti che superano i cinque anni di carcerazione, oltre a quelli in regime di alta sicurezza, area in cui sono richiusi gli anarchici. La terza zona visitata è quella dei cosiddetti ‘protetti’, cioè le persone che hanno compiuto crimini nei confronti di minori. A questo si è aggiunto anche la vista a un detenuto ergastolano ostativo, regime applicato per i reati più gravi.

Al termine, la delegazione dei radicali si è intrattenuta con la stampa per fare il punto della situazione sulla struttura penitenziaria ferrarese. "Abbiamo trovato una situazione generale che possiamo definire buona – hanno spiegato Benvenuti e Laruccia –, se consideriamo altri istituti sul territorio nazionale. Nonostante ciò, persiste anche a Ferrara l’acclarato problema del sovraffollamento. Infatti all’Arginone sono presenti e detenute 399 persone a fronte di una capienza prevista che dovrebbe essere di 260. Quindi è facilmente intuibile come la gestione sia complessa. Tutto questo si aggiunge alla carenza del personale di polizia penitenziaria, che rendono difficile la gestione della struttura".

Nella sua visita, la delegazione del Partito Radicale si è soffermato anche su altre criticità: "Abbiamo riscontrato la presenza di un buon numero di detenuti che presenta problemi psichiatrici certificati, chiaramente la loro gestione in questa struttura non è facile. Sia per la loro sicurezza sia per quella di chi gli sta vicino. Si tratta di un’emergenza verso la quale è necessario ragionare in maniera profonda, in quanto sarebbe opportuno che fossero detenuti in apposite strutture attrezzate". Il racconto di Benvenuti e Laruccia si sposta sul rapporto con i detenuti. "Noi effettuiamo queste visite tre volte l’anno, a Pasqua, Ferragosto e Natale – proseguono –. Parliamo con i detenuti cercando di razionalizzare quanto vediamo. Importante anche il dialogo con il personale carcerario, che si trova in forte difficoltà in quanto sempre al di sotto della necessità della struttura. Sono situazioni a cui la politica deve trovare soluzioni". Secondo i radicali "si dovrebbe rivedere e prevedere in alcuni casi l’amnistia. Dopo una legge sull’indulto di anni fa, non si è più discusso su questo tema". L’analisi si allarga anche a livello nazionale. "Nelle carceri – concludono – non c’è solo un problema di sovraffollamento e di elevato numero di suicidi, c’è un nodo ancora più profondo. In questi luoghi finiscono anche persone innocenti e persone che dovrebbero essere curate invece che punite. Non si fanno amnistie e in parlamento non si riesce neanche ad approvare una giornata dedicata alle vittime di errori giudiziari".