Una scarpa, una zaino, i documenti di bordo e un cinturino. Affiorano frammenti di vita dalle acque del Quartesano, che, ieri mattina, ha inghiottito i corpi di due persone precipitate con l’elicottero. I testimoni sono gli operai della Cava 6: "Il velivolo era a bassa quota, all’altezza di un pioppo – raccontano –. Aveva un motore in fiamme ed è venuto giù in picchiata, non si sono viste manovre, ma è proprio precipitato nel Quartesano".
Andrea Orpelli, responsabile della Cava 6, controllata da una società di Treviso, si è trovato a gestire l’emergenza: "Abbiamo sentito un forte rumore e un’esplosione – spiega –. Ci siamo avvicinati per capire cosa fosse successo. Sembrava una scena di guerra: c’erano detriti sparsi dappertutto. Non solo. Abbiamo visto la coda di un elicottero inabissarsi nelle acque profonde del lago Quartesano. Dopo di che abbiamo avvisato immediatamente le autorità. Abbiamo continuato a lavorare nel limite del possibile e nonostante alcuni di noi fossero ancora sotto choc". Intanto a un chilometro di distanza, i residenti non nascondono di essere spaventati: "Ho sentito i vetri delle finestre tremare", racconta Giuseppe, 31 anni, che abita poco lontano dal luogo dove è precipitata l’aeromobile. Ancora molto scosso, l’uomo racconta di aver sentito un elicottero che stava per cadere, le eliche che si fermavano. "Ho aperto la finestra e come nei film, ho visto una grande colonna di fumo alzarsi".
E ancora: "Ho sentito un rumore strano, come un motore che andava in avaria – sottolinea un altro abitante Pietro –, almeno questo sembrava con il senno di poi: c’era un fischio fortissimo, subito dopo lo schianto, il boato". Dario, 51 anni, un altro residente, racconta di aver sentito distintamente l’elicottero passare sopra la sua abitazione: "Dicono che non è chiara la traiettoria, ma sono certo che arrivava da sud est". Secondo un altro testimone l’elicottero era già in fiamme prima di precipitare. Ne è certo Angelo, 40 anni, che stava aspettando un amico quando è avvenuto l’impatto. "Ho visto l’elicottero in volo – racconta –, aveva perso il controllo, c’era una scia e le fiamme sotto la carlinga".
Intanto le ricerche continuano incessantemente. L’ingegnere Enrico Franceschini, dirigente dei vigili del fuoco, è in prima linea per trovare i cadaveri: "I nostri sommozzatori le stanno provando tutte. I testimoni ci hanno raccontato di aver visto l’elicottero appena sopra al pioppo sulle sponde del lago. Poi c’è stata l’esplosione e le parti del velivolo sparse nel raggio di duecento metri. Il lago è molto profondo e, per ora, i tentativi effettuati hanno potuto soltanto circoscrivere il luogo in cui è precipitato l’elicottero. Abbiamo recuperato alcuni effetti personali. Ma servirà il sonar per arrivare alla carlinga con all’interno i cadaveri". L’agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) ha aperto un’inchiesta. Sul posto anche il sindaco di Bondeno, Simone Saletti.
Matteo Radogna