REDAZIONE FERRARA

I quattro candidati alla Regione del Pd alla prova Confartigianato

Incontro tra Confartigianato e candidati PD sul "Libro bianco" per l'economia provinciale ferrarese. Focus su crisi industriali, Zls e proposte per il rilancio. Necessità di interventi straordinari.

I quattro candidati alla Regione del Pd alla prova Confartigianato

I candidati al Consiglio regionale del Pd: Marcella Zappaterra, Paolo Calvano, Carlotta Gaiani ed Enrico Bassi, all’incontro con Confartigianato

È stato il "Libro bianco" predisposto dalla Federazione Regionale dell’associazione con le proposte per l’economia ed il territorio regionale il principale focus dell’incontro fra i vertici provinciali di Confartigianato e i quattro candidati al Consiglio Regionale del Pd: Marcella Zappaterra, Paolo Calvano, Carlotta Gaiani ed Enrico Bassi, affiancati dal segretario provinciale Nicola Minarelli. Ad accogliere la delegazione politica, per Confartigianato, il segretario provinciale, Paolo Cirelli, affiancato dai due vicepresidenti Mauro Bersanetti e Roberto Bulzoni. Assieme a loro anche il referente sindacale e del territorio centese Francesco Buttino e un gruppo di imprenditori consiglieri espressione delle diverse realtà del territorio provinciale. Durante il confronto, spazio per i temi caldi dell’economia provinciale, dalle grandi crisi industriali Berco e Rexnord, passando per la sofferenza del comparto meccanico, finendo con le proposte per il recupero del gap infrastrutturale provinciale e la necessità di un percorso di "re-industrializzazione" per la nostra provincia. Centrale anche il tema Zls. Un risultato, quest’ultimo, fortemente rivendicato negli scorsi anni da Confartigianato e successivamente divenuto oggetto di ampia convergenza politica e associativa. La Zls è ritenuta indubbiamente positiva, ma sia Confartigianato che i dem hanno espresso la convinzione che questo strumento per Ferrara debba essere considerato soltanto un punto di partenza nelle strategie di rilancio economico provinciale. I dati relativi alla desertificazione industriale, al crollo demografico e alle carenze infrastrutturali della provincia ferrarese parlano infatti di una vera e propria emergenza da non può essere fronteggiata con misure ordinarie, ma con strumenti straordinari pensati ad hoc, una vera e propria cura shock a cominciare dalla proposta per una Zona franca urbana per le piccole e medie imprese.

re. fe.