REDAZIONE FERRARA

I cittadini dicono: "no alla centrale"

I cittadini di Fondoreno si oppongono alla centrale di biometano in via Catena, temendo impatti sull'ambiente e sulla salute. Si preparano a argomentare il diniego al prossimo incontro con Arpae.

I cittadini di Fondoreno si oppongono alla centrale di biometano in via Catena, temendo impatti sull'ambiente e sulla salute. Si preparano a argomentare il diniego al prossimo incontro con Arpae.

I cittadini di Fondoreno si oppongono alla centrale di biometano in via Catena, temendo impatti sull'ambiente e sulla salute. Si preparano a argomentare il diniego al prossimo incontro con Arpae.

Biometano, i cittadini di Fondoreno dicono ‘no’ alla centrale. Si tratta della ferma contrarietà che è emersa a seguito dell’incontro di martedì a Coronella, fortemente voluto dagli abitanti della frazione di Fondoreno e zone limitrofe, i quali temono l’insediamento di una centrale che produrrà biometano proprio nella via principale del paese, ovvero, via Catena. Una partecipazione molto corposa di cittadini, i quali hanno manifestato tutta la loro preoccupazione. "Tutto ciò non è di solo interesse – spiega il comitato – di chi ha casa nell’aggregato, ma dei cittadini tutti. L’impatto sull’ambiente, sulla viabilità e sulla salute sarebbe deflagrante. Poco lontano dal sito individuato per la produzione, ci sono scuole elementari e materne ed è inutile sottolineare la follia del progetto". Nel corso della serata l’attenzione dei presenti è stata verso la relazione presentata da un tecnico incaricato dal comitato dei cittadini, il quale è intervenuto illustrando di cosa si occupa un’azienda che produce biometano. Poi l’aggiunta: "Nello specifico della produzione di biometano, c’è l’inghippo semantico perché in realtà di ‘bio’ non c’è proprio nulla. Il 40% del metano prodotto viene consumato nei soli trasporti di approvvigionamento". Un momento di confronto che si è concluso con un impegno concreto. I cittadini si adopereranno, ognuno per le proprie competenze, per provare di argomentare al prossimo incontro, previsto con i tecnici di Arpae, ente preposto per il rilascio del nullaosta, per spiegare i motivi del diniego di un intero territorio.

Mario Tosatti