REDAZIONE FERRARA

I biassanot, Parigi e le nature morte. In mostra le opere di Guido Bugli

Taglio del nastro domani a Palazzo Roverella. Inaugurazione alla presenza. della figlia Maria Beatrice.

Una delle opere di Guido Bugli (1912-2003) e, sotto, Giorgio Morandi a cui si ispirò

Una delle opere di Guido Bugli (1912-2003) e, sotto, Giorgio Morandi a cui si ispirò

Domani, alle 18, a Palazzo Roverella, alla presenza della figlia Maria Beatrice, Riccardo Modestino inaugurerà l’esposizione artistica del Maestro Guido Bugli (1912-2003). La mostra sarà ospitata nella sala Estense di Palazzo Roverella.

Guido Bugli nasce nel 1912 a Bologna e nella sua città natale studia all’accademia e si dedica all’insegnamento. Partecipa alla Biennale d’Arte di Venezia nel 1940 e nel 1950 e alla Quadriennale romana nel 1948. Guido Bugli è uno dei pittori bolognesi più ammirati del Novecento. Bugli ha venduto molto, ma gli è venuta a mancare la celebrità che si meritava, forse per il suo carattere allegro, ma purtroppo anche critico verso i colleghi e coloro che lo dovevano giudicare.

Guido Bugli ha frequentato il liceo Artistico e l’Accademia di Belle Arti, e già in gioventù i suoi insegnanti, Giorgio Morandi e Augusto Majani, incisero sulla sua formazione e sull’attività futura. Inconfondibili le sue nature morte a olio su tela, sempre dal vero e ricche di pennellate lente e di colori forti, corposi, ma armoniosi. La sua pennellata en plein air era veloce, perché non voleva far risaltare il cambiamento della luce. Amava Bologna, specie di notte, e condivideva con i ‘biassanot’ le emozioni più forti e vere.

Anche Parigi era tra le sue mete preferite di ispirazione, spesso la raggiungeva in moto; là lo conoscevano bene i pittori di Montmartre e là sono nati alcuni dei suoi quadri più belli. Molteplici le esposizioni, da quella di Venezia del 1940 alla quadriennale di Roma nel 1948. E quindi in moltissime gallerie con mostre sia personali che collettive.

Negli ultimi anni della sua vita è vissuto a Ferrara – dove è scomparso nel 2003 – con la figlia professoressa Maria Beatrice. Questa esposizione rende omaggio alla sua arte raffinata, si tratta di una combinazione di realismo magico e postimpressionismo. Orari dell’esposizione che verrà inaugurata domani. Dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19, tutti i giorni sino al 19 aprile. La cittadinanza è invitata a partecipare.