"Hacker, quali costi?"

L'interpellanza del consigliere del Pd Davide Nanni chiede conto dell'attacco hacker subito dal Comune di Ferrara, quali dati siano stati sottratti e quali iniziative siano state intraprese per tutelare la privacy dei cittadini.

Chiarezza sull’attacco hacker che ha subito il Comune e, soprattutto quali dati sono stati sottratti dai database di palazzo municipale. Sono solo alcune delle richieste contenute nell’interpellanza del consigliere del Pd, Davide Nanni. Il documento, protocollato ieri, è finalizzato a sapere "quanti e quali siano i database a cui hanno avuto accesso gli hacker, contenenti dati personali di particolare sensibilità", quante "caselle di posta elettronica di dipendenti e amministratori comunali sono state scaricate illegalmente e rese note, con violazione della privacy di utenti anche esterni all’amministrazione" e "quali iniziative sono state intraprese o si intendono promuovere per tutelare la privacy dei dipendenti comunali e dei cittadini ferraresi danneggiati dall’attacco informatico subito dal Comune di Ferrara".

Dal momento che il Comune ha condotto già delle verifiche interne, Nanni chiede conto degli esiti. "Vorrei sapere se le verifiche interne – si legge nel documento – abbiano già individuato o meno la vulnerabilità e la postazione specifica che ha consentito agli hacker l’accesso al sistema". Da ultimo, il dem chiede "quali siano i costi sinora sostenuti, in termini di consulenze e interventi di personale tecnico esterno, per la messa in sicurezza del sistema informatico del Comune di Ferrara e se sia stata inviata una relazione sull’accaduto all’Autorità Nazionale Garante della Privacy con richiesta, in caso di risposta affermativa, di prenderne visione".